di Elena Telesca, classe V A Scuola Primaria “G. Albini”
In un tempo molto lontano, nella terra dei dieci deserti un luogo arido, afoso e senza vita c’era solo un paesino molto piccolo.
Questo paesino aveva solo sedici abitanti; tra questi c’era una ragazzina di undici anni di nome Sata.
Sata era una ragazza coraggiosa, ma voleva una vita semplice.
Un giorno il vecchio anziano del villaggio la chiamò e con voce tremolante di vecchiaia le disse: “Tu sei perfetta”.
Lei non sapeva di che cosa parlava, allora disse: “Per che cosa? Io sono semplice. ”
E lui con faccia seria le disse: “Sei perfetta per la missione…” e continuò: “Un secolo fa la dea Rivers, dea del fuoco rubò la pietra dell’acqua che fece diventare tutta la Terra Magica arida…”
Sata obbligata dal vecchio e dalla storia accettò.
Per arrivare alla grotta della dea doveva attraversare otto deserti ognuno lungo un’ottantina di chilometri.
La grotta era tra il confine dell’ottavo e il nono deserto, lei era all’inizio del primo.
Si incamminò con uno zaino pieno di quattro bottiglie d’acqua e qualche stuzzichino. Arrivata al secondo deserto era tardi pomeriggio. Però non si fermò e continuò a camminare.
Si accorse che più andava avanti più faceva caldo. Arrivata alla fine del terzo deserto era stanca e l’acqua iniziava a scarseggiare.
A un certo punto spuntò un fantasmino piccolo e impaurito, che faceva tenerezza a Sata.
Il fantasmino iniziò a parlare: “Io mi chiamo Scheletrino e sono il tuo aiutante.” Disse con voce tremolante. Sata gli disse: “Ciao io sono Sata.”
Lui continuò: “Ti ho portato la pietra Topazius cornante che ha un potere energetico e calamitoso, basterà tenerla in mano per darti una super corsa e se dirai CORNANTE GIALLO DAI, attirerà le pietre preziose e gli oggetti di metallo”. Detto così scomparve.
Sata incuriosita la tenne in mano e scattò subito a correre veloce e arrivò in un lampo al quinto deserto.
Arrivata lì era stanca morta e chiese alla pietra se le dava un po’ di forze. Subito spuntò Scheletrino che le diede un pranzetto molto ricco che le diede molta energia.
Così arrivò la mattina al confine tra il nono e l’ottavo deserto.
Dopo un po’ trovò la grotta della dea Ruvert.
Allora chiamò Scheletrino e gli disse: “Mi puoi dare il potere dell’acqua?”
Lui fece una piroetta e le spruzzò dell’acqua che le diede il potere e sparì.
Sata urlò: “Esci dea del fuoco!”
Lei usci e le disse: “Se cerchi la pietra dell’acqua vattene via.”
Sata senza dire niente iniziò a spruzzare acqua sopra la sua fornace e sopra di lei.
La dea arrabbiandosi iniziò a lanciargli palle di fuoco ma Sata le schivò tutte.
Dopo un lungo combattimento la dea si spense completamente e morì. Sata disse la formula magica e riuscì a prendere la pietra che appena messa nel quarto deserto fece ritornare la terra dei deserti nella Terra Magica facendo tornare le città e i suoi abitanti. Sata felice ritornò al suo paesino come un’eroina.
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