//Filastrocche in quarantena

Filastrocche in quarantena

di | 2020-06-11T13:20:43+02:00 11-6-2020 13:20|Alboscuole|0 Commenti
 

Gli alunni della classe IN, durante il periodo della DAD, dopo avere avviato lo studio dei testi poetici e la lettura di filastrocche, nonsense e limerik, si sono cimentati personalmente con la stesura di rime sul periodo che stiamo vivendo, sulla battaglia contro il Coronavirus, sulla didattica a distanza e sulla lunga permanenza a casa. Gli ultimi tre mesi saranno pagine di storia,  e questi brevi componimenti restituiscono con freschezza i sentimenti, le fatiche, le angosce e i desideri provati in questi giorni dai nostri giovani studenti.

                                                                                                                                      La redazione

La IN presenta

Filastrocche in quarantena

Filastrocca rap

Noi stiamo a casa

e questo non ci gasa

niente scuola né lezioni

ma solo case e abitazioni,

niente incontri, niente abbracci

ma solo distanza tra gli avambracci.

Tutti insieme a fare impasti,

tra farine e mattarelli,

e ascoltare i caroselli

del nostro Presidente

che non ci mente…

                                   Giorgia Albegiani

Cappucci, mascherine e guanti

Il 5 marzo ci siamo fermati

e tutti a casa siamo restati.

Il Covid era nell’aria

e molti vecchietti sono stati intubati.

A scuola non andiamo

e la didattica on line ora facciamo.

Cappucci, mascherine e guanti…

Davanti al PC siamo tutti quanti.

                                          Anello Rebecca

Tutti i continenti per mano

La quarantena non ci rovinerà

perché noi abbiamo una dignità.

I dottori ci devono aiutare

ma noi a casa dobbiamo restare.

A stare in casa ci si annoia

ma con la famiglia il cuore si riempie di gioia!

 Spero che questa quarantena finirà

e che torneremo alla normalità.

Immagino tutti i continenti che si tengono per mano,

per poi insieme andare lontano.

                                                                Alice Sutera

Sognando il mare

Due mesi sono passati

e Conte non ci ha ancora liberati.

Sono ancora a casa esaurito

e i libri ormai mi hanno seppellito.

Ma un pensiero bello mi rimane:

le mie fatiche non saranno vane,

una cosa c’è da sperare:

è che Conte non chiuda pure il mare!

                                                   Alessio Ribaudo

Vita breve al virus!

Tu hai la corona, ma non sei un re,

ti senti più forte, ma vero non è.

In uno starnuto nasconderti potrai,

ma poca vita in un gomito avrai.

Gli abbracci e le strette di mano

sono il tuo pane quotidiano.

E ora che ho scoperto il trucchetto

io tengo le mani sotto il rubinetto.

Con acqua, sapone e disinfettante,

a casa e a scuola sarò un buon aiutante,

perché io voglio bene a ognuno di voi

e poco importa … noi siamo eroi.

La scuola, gli amici, l’affetto dei cari,

sentirli potrò con gli auricolari.

Torneranno gli amici e i parenti

Fra tanti sorrisi e gli abbracci avvolgenti!

                                                     Dennis Sorgi

Restiamo uniti!

Ormai la nostra vita non è più la stessa,

non possiamo neanche andare a messa,

è l’Italia uno dei paesi più colpiti dalla pandemia,

ma sui nostri balconi c’è sempre un po’ di allegria.

Niente più compleanni, feste o concerti,

il Corona virus ci ha rinchiusi sotto i nostri tetti.

File lunghe fuori dai supermercati

E possiamo uscire solo con mascherine e guanti.

Stiamo insieme e, uniti dalle finestre, cantiamo!

Non abbiamo paura del virus,

perché noi Italiani non ci arrendiamo!

                                                   Giorgia Calì

Che fatica la Dad!

C’è qualcosa di diverso oggi nel mio studiare,

da quando con il computer sono costretta a operare.

Se usare devo esclusivamente Argo,

di non avere ancora finito io mi accorgo.

Pagine e pagine allo scanner passo

E con un clic alla memoria del PC li ripasso,

le loro immagini in file trasformati

ai docenti in tempo reale saranno consegnati,

ma se con mia soddisfazione la consegna è presente,

il dolce sorriso della mia insegnante, ahimè, è assente.

                                                                            Sara Capizzi

Nella battaglia

Questa quarantena è difficile,

stare in casa sembra invivibile,

ma dobbiamo essere forti

e combattere la battaglia contro le brutte sorti.

Sto parlando di un virus letale,

non bello da affrontare,

si può finire in ospedale

ed è difficile a casa ritornare.

Dobbiamo essere felici di stare a casa con i nostri cari

e fra poco i nostri amici poter riabbracciare, insieme ai nostri familiari.

                                                                   Alessandro Di Gregorio

Chiusi in casa

A casa devo stare,

a dormire, studiare e giocare.

Ogni giorno è sempre uguale,

soprattutto nel periodo attuale.

Anche se la scuola è chiusa

la didattica non è esclusa:

i  nostri professori

ci aiutano correggendo i nostri errori.

Spero che questo virus sparisca

e l’isolamento al più presto finisca!

                                      Ludovico Palmeri

La didattica a distanza

A scuola non possiamo andare

e i compiti dobbiamo fare.

La didattica a distanza serve a questo,

per fare i compiti e non stare a letto.

Per verificare se abbiamo lavorato,

le foto su argo abbiamo mandato.

Dobbiamo resistere un altro pochino,

però serve un aiutino.

Noi a casa dobbiamo stare

e i compiti dobbiamo fare.

Spero che finisca presto

questo momento tanto sofferto.

                                    Karola Santoro

Le leggi non si infrangono

La vita in quarantena è dura,

tutti i negozi in chiusura.

Dobbiamo continuare a lottare

contro questo virus da acciuffare.

Stiamo allegri in casa

perché  c’è chi sta peggio in ospedale,

la nostra vita per adesso su questo si basa

perché il problema da affrontare non è banale.

Amici e parenti adesso ci mancano

Il tempo per recuperare sarà dietro l’angolo

E di certo non  scappano!

Però adesso le leggi non si infrangono.

                                    Davide Pietro Taormina

Per fortuna c’è la play…

Resto a casa e sai perché?

Un virus nell’aria c’è.

Tutti indossano mascherine

per proteggersi dalle goccioline.

A distanza devi stare

se ti vuoi cautelare.

Alla play un mio compagno mi aspetta

per giocare in diretta:

sì, in un mondo virtuale,

noi parliamo e scherziamo e ciò non è irreale.

Talvolta a scuola non volevo andare,

adesso non vedo l’ora di tornare.

Resto a casa e presto potrò uscire,

tutto ciò dovrà finire!

                                   Gabriele Lo Grasso

Per la rubrica “La scuola siamo noi