//“Farfalle nella pancia”: il Papa ad Assisi.

“Farfalle nella pancia”: il Papa ad Assisi.

di | 2022-09-25T12:22:09+02:00 25-9-2022 12:22|Alboscuole|0 Commenti
a cura di Claudia D’Errico – docente scuola Primaria – Un giorno indimenticabile quello di sabato 24 settembre che ha visto l’I.C. Assisi 2 presente all’accoglienza di Papa Francesco nell’ultimo giorno del “The Economy of Francesco”. Due classi del Plesso Frondini  hanno accolto, senza alcuna esitazione, un’opportunità rara : incontrare Sua Santità. -“Bambini, dovete preparare le bandierine per l’accoglienza!” – “Uhhh, vediamo il Papa!” La semplicità e la spontaneità dei piccoli hanno placato il fermento degli adulti, alla notizia inaspettata. Di certo non era facile far comprendere loro, in poche ore, il senso di questo evento che si è svolto nella nostra città, ma  a noi docenti è bastata la frizzante energia che ha scatenato. Grazie alla collaborazione delle famiglie che hanno risposto a questa opportunità promossa dal  Sindaco Stefania Proietti e accolta dalla Dirigente Scolastica Chiara Grassi, anche in veste di “accompagnatrice”, alle ore 8.00 ci siamo ritrovati  alla stazione di Santa Maria degli Angeli. Gli occhi ancora un po’ assonnati, le bandierine tra le mani, orgogliosamente indossando la divisa scolastica, gli alunni si sono uniti alle maestre per raggiungere il Teatro Lyrick, luogo di arrivo del Papa. -“Maestra quando arriva?” la domanda ricorrente lasciava intendere il desiderio, la curiosità di incontrarlo. E dopo circa un’ora e mezza, nel cielo appare l’elicottero bianco. -“Eccolo, eccolo sta arrivando! E’ sceso, si sta avvicinando!”. Così si innalza un coro di voci al grido di “ VIVA IL PAPA!”, tra lo sventolare con orgoglio le proprie bandierine del mondo. Una cosa strana è successa. Mentre Papa Francesco, successivamente, all’interno del teatro incitava i tanti giovani  con le parole “Se non avete niente da dire almeno fate chiasso!”,  all’esterno, più si avvicinava, più le grida dei piccoli si trasformavano in un flebile sussurro fino al silenzio… La presenza, la vicinanza di un uomo che hanno riconosciuto come “GRANDE” ha generato reazioni che tante maestre ambirebbero ottenere senza doversi sbracciare, richiamando al silenzio durante le attività in classe. Nella loro ingenuità lo hanno accarezzato, offerto in dono la bandierina… Cosa hanno portato a casa questi piccoli studenti? -“Mi ha toccato la mano, non la laverò più;  ha benedetto la bandierina e me l’ha restituita, la conserverò per tutta la vita …” E alla domanda: -Cosa avete provato?…:”Tanta emozione, come avere “farfalle nella pancia”. Finché ci saranno queste sensazioni, finché vivranno di queste emozioni, vuol dire che la strada è quella giusta. Ricalcando le parole di Lilly “i bambini e gli adolescenti non devono più rimanere felicemente ignoranti del mondo che li circonda”, siamo orgogliosi, come scuola, di cercare ogni giorno di renderli sempre più protagonisti coscienti della “casa comune”. Troppo presto per parlargli di economia, ma attivisti da anni per suscitare in loro sentimenti di amore e rispetto per la natura, per l’ambiente che li circonda e concorrere al raggiungimento e al mantenimento di un obiettivo condiviso: CITTADINI DI DOMANI. Grazie Papa Francesco!