//FAKE NEWS: COSA SONO E COME RICONOSCERLE

FAKE NEWS: COSA SONO E COME RICONOSCERLE

di | 2019-04-09T16:48:08+02:00 9-4-2019 16:47|Alboscuole|0 Commenti
Ormai essendo molto semplice trovare e diffondere notizie sul web, ci capita spesso di imbatterci nelle cosiddette fake news o “bufale”, notizie false ma credibili che riescono ad attirare l’attenzione trattando di temi scottanti o al centro del dibattito nel periodo in cui la notizia viene pubblicata. Per far sì che la notizia si diffonda, il suo inventore inserisce in essa elementi ingannevoli come foto modificate o inerenti a un altro contesto o titoli “urlati” che inducono gli utenti del web a condividerla a loro volta. Ma perché diffondere queste bufale? I motivi principali possono essere o di carattere economico o di carattere politico. Infatti una bufala raggiunge in media molti più click di una notizia vera, e per questo i siti che diffondono bufale riescono a guadagnare attraverso la pubblicità: più una bufala è cliccata, più chi la diffonde ci guadagna. Riguardo all’aspetto politico, invece, una notizia falsa può addirittura influenzare le elezioni di un paese. La cosa che rende gravi le fake news è che, così come possono trattare scorrettamente argomenti superficiali, possono anche diffondere informazioni false su argomenti di una certa importanza, come la notizia dei vaccini come potenziale causa di autismo. Il fenomeno ha raggiunto proporzioni preoccupanti, tanto che sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) c’è una sezione dedicata proprio a smontare bufale e falsi miti. QUANTO ABBOCCANO GLI ITALIANI? Secondo un sondaggio effettuato da Doxa nel 2018, più del 40% degli italiani non riesce a riconoscere una bufala da una vera notizia. E infatti più del 50% ammette di essere caduto nel tranello delle fake news. Ancor più preoccupante il dato che ben il 38% degli ultra venticinquenni e quasi il 60% tra chi ha superato i trent’anni non si preoccupano di verificare se una notizia che gira sui social network (o sul web) sia vera o meno. Una persona su dieci crede alle bufale più celebri, come quella che l’ex presidente della Camera Laura Boldrini abbia una sorella che gestisce più di cento cooperative per offrire rifugio ai migranti, oppure quella riguardante la presunta frase di Donald Trump sulla Statua della Libertà che incoraggerebbe l’immigrazione negli USA.   IL FACT CHECKING COME VACCINO CONTRO LE FAKE NEWS Il fact-checking è l’attività di verifica dei fatti attraverso la raccolta e il confronto delle fonti: ha origine all’interno dei giornali e controlla che gli articoli siano ben scritti e diano informazioni correte e complete. Negli Stati Uniti questa attività è diffusa da molti anni in ambito giornalistico. Negli ultimi anni il Fact Checking è diventata un’attività indipendente dalle redazioni; questo cambiamento è dovuto in gran parte dalle nuove tecnologie e alla diffusione di Internet, che ha reso più accessibile la verifica delle fonti. In Italia nel 2016 è nata Factcheckers.it, un’associazione che si impegna nella diffusione della “cultura della verifica delle fonti tra studenti, docenti, organizzazioni educative”, fornendo anche materiale (cartaceo e non) a scopo didattico affinché si insegni come controllare le fonti e si ostacoli la diffusione delle notizie false.