Le studentesse del movimento “MABASTA” presenti martedì 16 aprile al “Martin Luther King” per promuovere insieme alla referente per il bullismo e cyberbullismo insegnante Lucrezia Emma e ai componenti del team antibullismo dell’istituto, insegnanti Bognanni Donatella, Carletta Anna, Falzone Patrizia, Fasulo Manuela Azzurra, Riggi Silvana, Schembri Rosaria azioni di prevenzione e contrasto “dal basso” del bullismo e del cyberbullismo. Ad accoglierle la dirigente scolastica prof.ssa Daniela Rizzotto sempre pronta a sostenere iniziative che promuovano la prevenzione di comportamenti scorretti e il benessere degli studenti.
Le giovani operatrici di Lecce hanno incontrato gli alunni delle classi quarte, quinte della scuola primaria “M.Abbate” e delle classi prime, seconde e terze della scuola secondaria di primo grado “Ex Onmi” nell’ambito del progetto “1nessuno 100giga”, un’iniziativa pilota per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo nella Regione Sicilia. La grande novità introdotta dal movimento “Mabasta” è celata nel suo acronimo, infatti è il primo “Movimento Anti Bullismo Animato da Studenti Adolescenti” ed è attivo sul fronte della lotta al bullismo dal 7 febbraio 2016. E’ costituito e animato da un gruppo di ragazze e ragazzi (studenti dell’Istituto Galilei Costa di Lecce) ed è guidato da un Team leader e da un docente referente, professor Manni. Attraverso il sito, il blog e i video-spot, il movimento “Mabasta”ha raggiunto rilevanza a livello nazionale, tanto che il 17 ottobre 2016 è stato siglato un protocollo di intesa tra la presidente della Camera Boldrini e la ministra dell’Istruzione Giannini per la conoscenza dei diritti e doveri in internet, con la partecipazione dei ragazzi del prof. Manni. Il progetto Mabasta affronta il grave problema del bullismo e cyber bullismo fra i giovani e propone un’originalissima serie di consigli e azioni risolutive (sei in tutto) su tutto il territorio italiano che gli studenti stessi, a partire dai nove anni possono applicare per essere “Protagonisti” nella prevenzione e contrasto a questi fenomeni. Le sei azioni del modello, infatti, sono svolte quasi esclusivamente da parte degli studenti della classe, quindi sono loro stessi a mettersi in gioco e tentare di risolvere il problema che li tocca da vicino. Il modello antibullismo presentato può essere adottato da una classe o da tutta la scuola, è gratuito e si basa su due principi importanti “Non fare agli altri ciò che non vorresti facessero a te”, e “Fai agli altri ciò che vorresti che gli altri facessero a te!”. La voce delle giovani di Lecce si è unita a quella degli studenti del M.L.King di Caltanisetta, per gridare: Basta! Debullizziamo la nostra scuola.