di Scivori Greta, Classe 1^B . – Cari lettori vorrei segnalare la situazione climatica che recentemente si è verificata in Italia che ha comportato situazioni di allerta rossa derivata dai fenomeni atmosferici estremi con numerose situazioni di criticità dovute all’abbattersi di violenti nubifragi che hanno colpito alcune città sia del Sud che del Nord. L’Accordo di Parigi del 2015, attraverso la Conferenza delle parti Cop 21 alla quale avevano partecipato 177 Paesi, aveva visto la convergenza comune per un’ intesa a riguardo i cambiamenti climatici con l’impegno di non oltrepassare la temperatura di 2° C rispetto ai livelli pre-industriali. Ormai non c’è più alcun dubbio che fenomeni atmosferici di forte intensità si verificano per via delle attività umane relative alle emissioni globali di gas e CO2 nell’atmosfera terrestre. Nell’ultimo incontro di Glasgow durante il quale si è cercato assicurare il contenimento dell’emissioni al 55% purtroppo non si è raggiunta l’unanimità poiché alcuni Paesi come la Cina e l’India non intendono convertire l’alimentazione di carbone delle loro industrie. Per tornare in Italia, il recentissimo mal tempo ha imperversato per giorni su alcune regioni provocando ingenti danni e delle vittime, che erano state colpite di sorpresa con una violenza che non si era mai verificata prima. Roma, una delle città più colpite oltre ad Agrigento, Catania, Bari e Milano. Fenomeni meteorologici estremi si sono anche verificati in Sardegna, causa il cambiamento climatico. Il Rapporto dell’Osservatorio Città Clima 2021 di Legambiente pone in rilievo che dal 2010 al 1° novembre sono stati registrati 1118 eventi estremi in 602 comuni, con 261 vittime. Inondazioni, frane, alluvioni, si stanno rivelando un grave un problema soprattutto per gli abitanti che vivono in zone colpite da questo maltempo. Il Mar Mediterraneo, si classifica come una delle aree più fragili al climate change e ne subisce tutte le ripercussioni negative. A verifica di ciò il mese di ottobre 2019 è stato riconosciuto come il 2° più caldo dal 1800 ad oggi, e in più a Palermo, nella Primavera scorsa, nel mese di maggio, per la prima volta in assoluto in due secoli, sono stati registrati 39° C. La conferma del cambiamento climatico è dato appunto che tali fenomeni atmosferici avversi riguardano sempre più spesso Paesi in cui si sono già verificati eventi simili in passato. Sempre l’Osservatorio ha contato che negli ultimi 10 anni, si sono registrati 251 morti, di questi 42 si riferiscono proprio al 2019, quindi sono in aumento rispetto ai 32 del 2018. Il recente caso di Roma segnala che dal 2010 a ottobre 2020, ci sono stati 47 eventi estremi, tra i quali 28 che riguardano allagamenti accaduti successivamente a piogge intense. A queste grandi città segue anche Anche il caso di Bari ha registrato 41 episodi estremi e soprattutto si sono verificati allagamenti da piogge intense e trombe d’aria. A queste grandi città segue Agrigento con 31 eventi legati ad allagamenti e danni alle infrastrutture. Nel Nord un record negativo è quello di Milano con 29 eventi in tutto e si contano almeno 20 esondazioni dai fiumi Seveso e Lambro. Dopo questi eventi estremamente dannosi per l’Italia purtroppo si deve sottolineare che manca un piano di adattamento al clima per cui continuiamo a badare alle emergenze senza una soluzione chiara ed efficace. Si spera che presto possano essere prese le dovute soluzioni poiché dal 2013 l’Italia ha speso una media di 1,9 miliardi l’anno per riparare i danni e 330 milioni per la prevenzione.