“Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni”. Secondo Eleanor Roosevelt, questo è il concetto di futuro che contiene un mare di emozioni e di significati. Ma a chi appartiene davvero il futuro? Sicuramente ai giovani del presente, cittadini di domani, che non fanno parte di un solo paese, l’Italia, ma anche di una comunità che deve rimanere unita: l’Europa. Personalmente, per diventare una buona cittadina europea, mi prefiggo di rispettare dei principi fondamentali: la libertà di espressione, di pensiero, di essere me stessa e di sognare, ma, soprattutto, comprenderò come abbiamo ottenuto questi valori attraverso lo studio della storia, in quanto, per guardare avanti, è necessario conoscere gli errori commessi in passato. E’ importante manifestare le proprie idee senza risultare violenti o aggressivi, promuovendo il confronto e, come ricorda Voltaire, “non sono d’accordo con te, ma darei la vita affinché tu possa esprimere le tue idee”. L’uomo, infatti, potrà considerarsi veramente libero quando riuscirà a guardare il futuro con spirito e coscienza altrettanto liberi. E’ fondamentale, inoltre, che i giovani abbiano un’ottima padronanza delle lingue straniere; per questo, l’Unione Europea mette a disposizione il progetto Erasmus che ha permesso a oltre 4 milioni di europei di studiare, formarsi, acquisire conoscenze e fare volontariato all’estero. Importante è anche il progetto Leonardo che concede ai giovani l’opportunità di effettuare esperienze all’ estero per entrare nella realtà lavorativa di un altro Paese ed arricchire le proprie competenze professionali. I giovani dell’Unione Europea di domani devono essere abili nell’uso delle tecnologie che, se usate correttamente, possono rappresentare un ottimo strumento per la ricerca scientifica, grazie alla quale il futuro sarà ricco di scoperte e cambiamenti economici positivi per tutti. Per vivere al meglio nell’U.E., è necessario conoscere la storia dell’Unione Europea, nata nel 1992 a Maastricht. Precedentemente, era stata fondata la Comunità Economica Europea (CEE) il 25 marzo 1957 con il Trattato di Roma e,ancor prima, la CECA nel 1951. Come cittadina europea rispetterei anche il principio dell’uguaglianza seguendo l’articolo 3 della Costituzione italiana il quale enuncia che: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Mi impegnerei, quindi, ad aiutare i più deboli fondando un’associazione NO PROFIT. Per essere dei buoni cittadini nell’Europa di domani occorre che ognuno eserciti i propri diritti e osservi i sani principi della libertà, dell’ uguaglianza, ma anche della giustizia. Sono convinta che, in quanto noi giovani rappresentiamo il presente… abbiamo il diritto di credere in un futuro migliore!
Giulia Pia Bellezza 3H