di Jacopo Hreglich, Classe 1^ B. – Cari lettori, oggi vi parlerò dell’antico scrittore geco le cui favole mi appassionano molto nel sentirle. In realtà, ad essere sincero, devo dire che non lo conosco da molto tempo, infatti, a farmelo conoscerlo è stata mia madre quando, circa due anni fa, nel momento di andare a letto coglieva l’occasione di raccontare le sue bellissime favole al mio fratello più piccolo e così le ascoltavo anch’io. Da quel momento in poi appunto, quando il mio fratellino si reca in camera da letto per andare a dormire, mia mamma lo accompagna per raccontargli una sua favola e così, ogni tanto, vado anch’io per sentirle. Sinceramente sono rimasto molto colpito dalle sue favole che mi hanno stuzzicato la curiosità di voler sapere qualcosa in più su di lui. Mi sono documentato ed ecco brevemente alcune notizie sulla sua vita. Esopo fu uno scrittore greco che scrisse alcune favole tra le quali si ricordano: “La volpe e l’uva”, “La cicala e la formica”, “La volpe e la cicogna”, “La lepre e la tartaruga”, “Il cavallo e l’asino” ed altre che ho avuto il piacere di leggere. Della sua vita non si sa molto perché non ci sono molte informazioni su di lui, pertanto è uno scrittore per lo più sconosciuto e non si sa neanche se fosse maschio o femmina. Secondo alcune ipotesi Esopo arrivò in Grecia come schiavo e questo fatto confermerebbe l’incertezza sulle sue origini anche se quella più accreditata rimane la provenienza dall’Africa poiché lo stesso nome Esopo potrebbe derivare dalla parola etiope che i greci usavano come nome degli abitanti africani sub-sahariani. Tale teoria potrebbe essere confermata per il fatto che in molte delle sue favole i protagonisti che vengono rappresentati sono gli animali di questo continente. La caratteristica principale delle favole di Esopo è quella che esse sono per lo più corte e hanno un linguaggio molto semplice. Un’altra informazione molto importante è quella che, secondo molte teorie, Esopo fu il primo a scrivere una favola.