di Stefania Iossa – 5^B –
In questo tanto importante quanto triste periodo che stiamo vivendo, ciò che ci aiuterebbe davvero sarebbe proprio essere uniti… non possiamo farlo concretamente, ma con il pensiero e con il cuore. Il Corona Virus sta esercitando su ognuno di noi una forte pressione psicologica, facendoci fare quotidianamente i conti con la paura. Ci ha negato il regalo più grande, quello di interagire con le altre persone, di poterle toccare, abbracciare, condividere del tempo insieme a loro, insomma ci ha messo tutti in stand-by, rendendoci quasi dei robot. Dal mio punto di vista, ma penso sia comune alla maggior parte delle persone, credo che proprio per questi motivi la situazione in cui ci troviamo sia una delle più anomale che abbiamo vissuto fino ad ora, ma anche se formalmente siamo costretti a mantenere una distanza al fine di salvaguardarci, dobbiamo ricordare che essa in realtà è solo fisica e che non esiste mostro, di qualsiasi natura esso sia, in grado di fermare L’ Amore in ogni sua forma. Infatti, restando a casa, ci stiamo proteggendo e lo stiamo facendo indirettamente anche con le altre persone, soprattutto le più deboli ed esposte a maggiori rischi e anche questo è un forte e responsabile atto d’amore verso il prossimo. Non ci resta quindi che continuare a collaborare e avere fede, sperando che si ritorni presto alla quotidianità, godendoci la compagnia dei nostri affetti che tanto ci manca, ma avendo inoltre imparato il valore dell’empatia e della solidarietà anche nei confronti di chi non conosciamo, perché in fondo, siamo tutti accomunati da qualcosa di meraviglioso: la Vita.