Per far ripartire l’economia europea, messa in ginocchio dalla pandemia di Covid 19, gli stati membri dell’Unione Europea hanno presentato un progetto strutturale, chiamato Recovery Plan. Questo piano però, oltre ad essere favorevole all’economia, deve essere rispettoso dell’Ambiente. L’Italia presenta molti progetti, tra cui quello della Coldiretti: esso consiste nel creare mille bacini artificiali utilizzando le acque piovane, visto che negli ultimi tempi le precipitazioni sono brevi ma intense, a volte con le caratteristiche di vere e proprie alluvioni. Come abbiamo letto in un’intervista di Alessia Ercolini ad Ettore Pradini, presidente di Coldiretti, l’Italia è ancora un paese piovoso: ogni anno cadono 300 miliardi di m³ d’acqua, ma ne tratteniamo solo l’11%. Si sta lavorando per far aumentare considerevolmente questa percentuale. L’acqua raccolta servirà innanzitutto per l’irrigazione dei terreni durante i periodi di siccità, ma anche per altre esigenze della popolazione e per l’utilizzo dell’energia idroelettrica, contrastando il fenomeno del dissesto idrogeologico. Un aspetto molto importante di questo progetto è che i bacini non saranno realizzati in cemento armato, ma saranno integrati nell’ambiente naturale, per esempio attraverso il riutilizzo di cave abbandonate. Questi bacini verranno realizzati soprattutto nel centro e nel sud Italia, ossia nelle zone più aride del Paese. Se questo progetto diventerà realtà, sono sicura che aiuterà l’ambiente e darà un importante contributo nel ridurre il gravissimo problema della carenza d’acqua, che coinvolge purtroppo l’intero pianeta. Alice Netti – classe 2^ D