Chiara Messina – Un emozionate e commovente incontro si è tenuto venerdì scorso nei locali del Liceo Linare di Licata. All’incontro, voluto fortemente dalla preside Rosetta Greco, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Leopardi, Giampietro Ghidini, un papà bresciano che ha perso il figlio sedicenne per colpa di una droga sintetica. Era presente anche ka signora Carolina Bocca, una mamma che ha salvato il proprio figlio dalla droga, reagendo alla disperazione e rimettendo in discussione sé stessa e la sua vita. Le parole di Giampieto Ghidini hanno catturato tutti noi che eravamo in ascolto in religioso silenzio, commossi e toccati dalle sue parole. Dopo la morte di Ema, papà Gianpietro con la sua famiglia ha passato giorni terribili. Aveva la sensazione di camminare in un posto a cui non apparteneva più, passava i giorni a fatica con un macigno pesantissimo sulle spalle. Tutto era dolore, dentro e fuori. Perfino le ossa facevano male, schiacciate dal peso della gravità. Ha dovuto riadattarsi alla vita, riprendere anche i gesti più semplici come uscire, parlare con le persone, sorridere.
Dopo pochi giorni però qualcosa è cambiato. Un sogno straordinario con un solo protagonista: Emanuele, che ha risvegliato in lui un’energia inspiegabile, come se il figlio avesse donato le sue energie vitali al padre, come se da due vite separate se ne fosse creata una unica, potenzialmente incredibile.
In seguito al sogno papà Gianpietro ha deciso di convogliare queste energie e dedicare la sua vita ai giovani e alla loro crescita, promettendo a suo figlio che avrebbe portato ovunque la sua storia. Papà Gianpietro parla di Emanuele per portare avanti il suo ricordo, il suo amore.
Durante ogni incontro, nelle scuole, negli oratori, nei teatri, le parole autentiche e dolci della sua voce entrano nel corpo di chi le ascolta come se ci fosse accanto ad ognuno di noi Emanuele che ci abbraccia, ci comunica che lì davanti a noi c’è suo padre che sta donando la vita a giovani, a tutti i giovani che vogliono vivere e iniziare ad apprezzare la vita per la sua interezza, senza artifizi.Per quesrto motivo, per incontrare i giovani di tutta Italia, che il signor Ghidini ha fondato l’associazione “Ema, Pesciolino rosso”. “Ascoltare una testimonianza così forte – ha commenta la dirigente scolastica del “Linares”, Rosetta Greco – è stata per tutti un’occasione per comprendere la forza dell’amore ed incoraggiare un dialogo aperto e costruttivo con gli adolescenti. Sono convinta che ne è valsa la pena ascoltare la voce di papà Gianpietro, perché dal suo immenso dolore ha saputo cogliere l’opportunità di raccontare a genitori e insegnanti come superare l’incomunicabilità fra generazioni e soprattutto come intervenire per aiutare ragazzi fragili”. Unincontro davvero utile e commovvente.