Giuseppe Ciulla – Il giorno 14 dicembre, Joe Biden è stato eletto ufficialmente Presidente degli Stati Uniti. Con le accuse da parte di Trump di brogli, le accuse di molestie da parte di una ex collaboratrice di Biden e le proteste del BLM, possiamo dire che queste elezioni sono state fra le più movimentate e confusionarie degli ultimi tempi. Ma, con la vittoria di Biden, votato dalla maggioranza dei Grandi Elettori, è il momento di fare un resoconto della vittoria di Biden e perché Trump abbia perso e non abbia ammesso la sconfitta.
Mentre Biden ha fatto la sua campagna elettorale esponendo le sue proposte, Trump ha pensato più che altro a screditarlo, dandogli del “comunista” e del “burattino della sinistra radicale”. Insomma, non proprio l’atteggiamento che ti aspetti dal presidente di una delle nazioni più potenti al mondo. Si è comportato allo stesso modo nel primo dibattito in diretta TV, giudicato come uno dei peggiori degli ultimi anni.
Durante le manifestazioni del BLM, il presidente non ha fatto altro che insultare i manifestanti e schierare continuamente forze speciali per le città, non mostrando neanche un minimo senso di umanità per il motivo per cui il BLM protestasse (e ricordiamo che, durante il dibattito, quando il conduttore chiese a Trump di condannare i gruppi di estrema destra, esitò prima di rispondere, dicendo che “la violenza viene dalla sinistra”).
Trump si è dichiarato contro l’aborto anche in caso di stupro, ha impedito ai transgender di entrare nell’esercito e ha alleggerito le pene per i reati di discriminazione sessuale. Biden, invece, ha esposto un programma enorme per i diritti civili, tra cui la codificazione con legge federale del diritto all’aborto e l’approvazione dell’atto di uguaglianza.
Trump nega il cambiamento climatico, è uscito dal Trattato Di Parigi e ha tagliato le tasse sull’inquinamento per le grandi industrie. Al contrario, Biden ha presentato un piano colossale da 1300 miliardi di dollari per l’energia rinnovabile e ha dichiarato di voler rientrare subito nel Trattato.
Infine, Biden ha il supporto di grandi personaggi degli USA, come Obama, (di cui Biden era il vicepresidente) Clinton e tantissimi personaggi del mondo dello spettacolo e della musica.
Ma ora arriviamo al dunque: perché Trump non ha ammesso la sconfitta, nonostante fosse ormai certa? La risposta sta nella sua situazione economica e sociale. Le società di sua proprietà stanno sprofondando sempre di più nel baratro, perdendo centinaia di migliaia di dollari, probabilmente per il nome del proprietario, odiato da tanti. Inoltre, si parla di un possibile divorzio con la moglie, che potrebbe fargli perdere milioni di dollari e, di conseguenza, alcune proprietà. Per questo, alla sua sconfitta, ha deciso di giocarsi la carta dell’accusa di brogli (ovviamente falsa e infondata) nel disperato tentativo di non perdere tutto quanto. Attualmente, i legali di Trump hanno già perso più di 30 cause per le accuse di brogli e alcuni hanno deciso di non far parte più del team legale del presidente. Insomma, la sconfitta di Trump si è rivelata più pesante di quanto potessimo immaginare. Ora tocca a Biden rinnovare un’America rovinata dal nazionalismo e dall’odio razziale. Si porta sulle spalle promesse importanti e per cui la gente l’ha votato. Ora sta a lui metterle in pratica.