- il papel picado, una carta velina perforata e ritagliata con disegni di scheletri, per rappresentare il vento;
- i colori giallo e viola per evocare la dualità tra vita e morte;
- le candele, simbolo del fuoco;
- i semi di mais, di cacao o di altre coltivazioni per rappresentare la terra.
El dia de los muertos, che significa “giorno dei morti”, è una festa annuale celebrata in Messico e in alcuni Paesi vicini. Ha origini molto antiche che provengono dalla Mesoamerica, prima della conquista del Messico da parte dei conquistadores spagnoli. Si tratta di una celebrazione indigena delle popolazioni precolombiane come Toltechi, Aztechi, Maya, Purépecha e Totonaca, per affrontare e vincere l’incertezza e la paura che l’essere umano continua a provare nei confronti della morte. Il dia de los muertos in Messico si svolge dal 31 ottobre al 2 novembre. Molte famiglie creano un altare in memoria dei loro cari defunti nelle proprie case. Questo altare non è solo un luogo dove si posano offerte, ricordi, doni e fotografie, ma simboleggia un collegamento tra la vita e la morte, infatti ogni altare deve avere alcuni precisi elementi: