di REDAZIONE – EDUCARSI FISICA…MENTE ovvero “LA FIABA MOTORIA”. Questo progetto ha coinvolto diversi aspetti che riguardano l’Educazione del bambino. Educazione intesa proprio come “Ex- ducere, cioè Tirare fuori” tutte le potenzialità di ogni persona. La metodologia innovativa messa in atto ha unito due attività antiche: la narrazione di fiabe e l’attività motoria realizzando, dunque, una vera e propria fiaba motoria fondata su un elemento innovativo determinante per l’insegnamento dell’attività motoria, cioè l’interazione tra insegnante ed alunno. Le Indicazioni Nazionali per la Scuola Primaria si caratterizzano per il riconoscimento che attribuiscono al valore educativo e formativo dell’educazione motoria. Il corpo viene inteso come espressione della personalità negli aspetti relazionali, comunicativi, espressivi ed operativi; il movimento è inteso come linguaggio motorio integrato nel progressivo e personale processo di maturazione e acquisizione dell’autonomia del Bambini.
Questo progetto ha coinvolto i bambini frequentanti le classi prime e seconde della scuola primaria di S. Lucia, di S. Giuseppe e di S. Anna, tutti plessi del 4° Circolo Didattico di Cava de’ Tirreni.
La metodologia iniziale per ogni incontro è stata quella del circle time, caratterizzata da giochi di conoscenza, di memoria e di concentrazione, finalizzata a conoscer-Si e conoscer-Ci. Dopo la lettura animata di storie e albi illustrati, ogni incontro ha previsto una parte di riscaldamento motorio nella quale, attraverso semplici giochi motori, è stata favorita l’espressione individuale in rapporto al gruppo, stimolato l’apprendimento e potenziata la concentrazione indirizzando l’energia creativa. Si è lavorato molto anche sulla cooperazione e sulla collaborazione. I bambini sono stati stimolati ad esprimere le emozioni e a riuscire a ridimensionare le paure sviluppando la fiducia in se stessi. Attraverso le musiche e l’acquisizione di schemi motori di base, finalizzati alla composizione di piccole coreografie, si è cercato di insegnare ai bambini a conoscere lo spazio scenico, stimolando l’orientamento spazio temporale, il senso del ritmo e la coordinazione tra movimento e musica. In un momento successivo i “piccoli protagonisti” hanno giocato con le storie che hanno stravolto e reinventato, interpretando i loro personaggi preferiti e orientando la storia che è stata così destrutturata e ricomposta in base alla loro creatività.