//EDUCARE ALLA LEGALITÀ

EDUCARE ALLA LEGALITÀ

di | 2024-05-15T08:26:59+02:00 15-5-2024 8:26|Alboscuole|0 Commenti
Ieri all’Istituto Comprensivo Giovanni Calò si è tenuto un incontro riguardante la sensibilizzazione alla legalità. Questo incontro ha avuto luogo nella palestra della scuola ed è stato organizzato dal comune di Ginosa al fine di sensibilizzare su un argomento che oggi è molto sottovalutato: la legalità. Per capire meglio di cosa si è trattato in questo incontro, occorre sapere cosa vuol dire educare alla legalità. Educare alla legalità vuol dire trasmettere alle ultime generazioni degli insegnamenti su come i valori civili servano sempre poiché senza di questi regnerebbe il caos. Questi valori ci sono stati spiegati e approfonditi durante l’incontro, nel quale sono intervenute molte personalità che hanno a che fare con il mondo della giustizia quotidianamente e che si impegnano essenzialmente in un unico obiettivo, ossia migliorare i giovani educandoli attraverso ciò che oggi è l’unica risorsa che può aiutare il mondo ad evolvere in meglio: la legalità. L’ incontro si è svolto nella palestra dell’Istituto Calò ed è subito iniziato con l’esecuzione dell’inno d’Italia degli alunni dell’Istituto Deledda-Bosco. Successivamente è intervenuta la Prof.ssa Vita Surico, preside dell’Istituto Deledda-Bosco, la quale ha introdotto questa iniziativa e ha ringraziato le persone lì presenti per poi spiegare cosa sia la legalità attraverso le proprie esperienze. Sono poi intervenuti il Sindaco di Ginosa, il Procuratore generale della Suprema Corte di Cassazione, il Sostituto Procuratore delle Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, il Vicepresidente della Commissione Parlamentare Antimafia e, infine, il Direttore dell’Istituto Penitenziario Minorile di Bari. Un elemento molto importante emerso in questo convegno, a mio parere, è che l’educazione dei giovani è l’arma più potente per sconfiggere ogni forma di crimine, partendo dalle banali truffe quotidiane fino ad arrivare a sconfiggere le organizzazioni mafiose radicate in Italia. Sarebbe, perciò, auspicabile organizzare molti incontri come questo perché i ragazzi della generazione Z devono sapere come comportarsi civilmente e fare le scelte giuste nella loro vita senza imboccare strade che portano alla degenerazione poiché non hanno potuto ricevere un’educazione adeguata.  

Alessandro Pirrazzo

classe 3C