di Mazzuccato Leonardo Classe 1^ B . – Io, volevo scrivere quest’articolo prima di tutto perché ci tengo a quello che faccio e se lo faccio lo devo fare bene, e poi volevo un po’ cercare di capire come finirà e se finirà presto questa particolare storia generata dal Covid -19 che è spuntata improvvisamente alla quale eravamo tutti impreparati.
Dopo l’adozione del lockdown che delineava il rispetto delle regole di emergenza sanitaria per il controllo dell’andamento epidemiologico e con gli ultimi DPCM che hanno allentato queste misure di ristrettezza sociale, siamo entrati nella Fase 2. Con la dichiarazione di essere terminata, credo che la ‘zona rossa’ purtroppo continui, poiché tutti hanno paura solo di uscire per un’ora soltanto, oppure sentono il timore per andare a fare la spesa, ma anche per motivi di riguardo verso la propria salute.
Da pochi giorni il Veneto non è più ‘zona rossa’ ma un po’ ancora lo è perché permangono le misure di massima attenzione sociale e cioè ‘tutti con le mascherine e i guanti’ che è una regola obbligatoria da rispettare sui battelli ACTV, nei Supermercati e nei luoghi chiusi, dove anche è imposta l’osservanza della distanza di sicurezza da tenersi tra una persona ed un’altra. Personalmente ritengo che sinceramente la ‘zona rossa’ dichiarata nella mia città sia stata una regola troppo restrittiva anche se doverosa per evitare che il contagio si diffondesse a dismisura. Ora dal 25 maggio il lockdown è terminato e così anche ‘la zona rossa’ e sono finalmente ripartite con appunto la Fase 2 le attività economiche, ma purtroppo continuiamo a tenere la mascherina e i guanti e quando siamo fuori di casa dobbiamo evitare gli assembramenti.
Siamo in attesa dei primi di giugno quando il Premier Giuseppe Conte darà il via alla fine delle attuali restrizioni così possiamo togliere la mascherina e guanti e si potrà muoversi anche tra Regione e Regione, ponendo così fine all’isolamento del Veneto.