di Angelo Berti Classe 2^ C. – Cari lettori sportivi, purtroppo questo 2020 non smette più di portarci enormi dolori, una recentissima notizia si è diffusa immediatamente in tutto il mondo del calcio. Dopo il grande Maradona infatti pochissimi giorni fa è venuto a mancare uno dei più grandi attaccanti del calcio mondiale: l’italiano Paolo Rossi. “Pablito”, il suo appellativo che gli fu dato per la sua eccezionale prestazione nel Mundial del 1982, è stato un calciatore che nel ruolo di attaccante aveva nella velocità di gioco, nell’abilità del recupero dei palloni e nel dribbling negli spazi dell’area di rigore la sua particolare modalità di gioco. E’ rimasto e rimarrà per sempre nel cuore degli italiani per le sue prodezze che riuscì a compiere in quel indimenticabile e storico Mondale Spagnolo del 1982 segnando ben 9 gol, indossando la maglia numero 20, e portando così la ‘nostra nazionale’ alla vittoria battendo il Brasile, l’Argentina, la Polonia e la Germania Ovest. In quello stesso anno Paolo Rossi si aggiudicò anche il Pallone d’Oro per le sue magnifiche prestazioni calcistiche. Un incurabile tumore ai polmoni durante la notte dello scorso 9 dicembre ce l’ha portato via, ma con la sua morte non abbiamo perso solo un grande calciatore, bensì anche un uomo dai grandi valori che ha sempre messo davanti a tutto come ad esempio la lealtà e la sua famiglia. Il 12 dicembre 2020 è avvenuto il suo funerale a Vicenza nel Duomo, come aveva deciso, poiché è stato il luogo del suo exploit quando, nel Campionato 1977/78 militò e condusse il Lanerossi Vicenza in seconda posizione della classifica finale. La sua bara è stata portata a spalla dai suoi ex compagni del Mondiale di Spagna come un ultimo abbraccio simbolico che fa tornare alla mente quelli che gli venivano tributati dopo quei fantastici gol segnati durante gli incontri dei quarti di finale, della semifinale e della finale di quello storico Campionato che riportò la Coppa del Mondo in Italia. Immagini, servizi su tabloid, filmati che sinteticamente ci fanno rivivere quell’estate del 1982 si sono accavallati in questi giorni che hanno avuto come unico soggetto l’omaggio al ‘grande campione’. Personalmente, Cari Lettori, mi è sembrato giusto e doveroso come sportivo ricordare in questo mio breve articolo il grande uomo e campione che Ci ha fatto tanto sognare. Al prossimo articolo!