di Luca Magnani – II A
In questi ultimi giorni mi sono chiesto “ma dov’ è finito l’inverno”?
Penso di non essere l‘ unico a farsi questa domanda, infatti anche i telegiornali parlano di questo fatto. Per capirlo basta uscire di casa, senza giacchetto e ci accorgiamo che si sta bene ugualmente e ci fa molto strano pensare che, esattamente otto anni fa, nel 2012, in questi giorni c’erano oltre due metri di neve. Alcune persone, a cui piace il caldo, affermano che si stia molto bene con queste temperature, ma non pensano ai problemi che ne derivano. Per capire come la mancanza del freddo sia dannosa, basta parlare con un esperto, anzi guardare le campagne circostanti e ci accorgiamo della mimosa e dei mandorli già in fiore, dei fiori di Pasqua già sbocciati, della siccità presente, dei fiumi in secca come in estate i più attenti si saranno resi conto che i “Giorni della merla” il 29,30,31 gennaio (giorni più freddi dell’anno) sono stati i più caldi.
I danni più evidenti si notano nelle piante che già hanno le gemme e a marzo, se arriva il freddo, farà cadere tutti i fiori e in estate queste non avranno nessun frutto. Molto probabilmente quei pochi che resisteranno saranno attaccati dagli insetti e dalle mosche che l’inverno non ha ucciso. Mio nonno mi raccontava che quando lui era giovane l’inverno durava anche più di tre mesi e infatti a marzo dovevano andare nei campi a muovere i cumuli di neve che ricoprivano il grano. Io penso che se non facciamo qualcosa per fermare i cambiamenti climatici non esisteranno più quattro stagioni, ma solo l’estate e quindi la siccità sarà un vero problema.