di Giuseppe Ammirati- Emanuele Murolo- “Per amore del mio popolo, non tacerò”, queste le parole pronunciate da Don Giuseppe Diana, soprannominato Peppe Diana, un Sacerdote impegnato in prima persona contro la criminalità organizzata, che la lasciato un un segno indelebile nella società. Nasce a Casal di Principe (CE) nel 1958, da una famiglia di proprietari terrieri. Nel 68′ entra nel seminario e studia teologia. Si Laurea in filosofia e in teologia biblica. Nel 1978 entra nell’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani . Nell’ 82 diventa parroco della parrocchia di San Nicola di Bari, nella sua città nativa per poi essere nominato segretario del Vescovo della diocesi di Aversa. Don Giuseppe Diana viene assassinato nel marzo del 94′ con 5 colpi di pistola, prima di celebrare una messa. Muore alla giovane età di 36 anni. Peppe Diana aveva dedicato la sua vita ad aiutare i ragazzi a non intraprendere una strada sbagliata, mettendosi contro il clan dei Casalesi, guidati dal boss Francesco Schiavone, denunciandone violenza e sopraffazione. Anche papa Giovanni Paolo II esprimerà il suo dolore attraverso la seguente frase: “Sento il bisogno di esprimere ancora una volta il vivo dolore in me suscitato dalla notizia dell’uccisione di don Giuseppe Diana, parroco della diocesi di Aversa, colpito da spietati assassini mentre si preparava a celebrare la santa messa. Nel deplorare questo nuovo efferato crimine, vi invito a unirvi a me nella preghiera di suffragio per l’anima del generoso sacerdote, impegnato nel servizio pastorale alla sua gente. Voglia il Signore far sì che il sacrificio di questo suo ministro, evangelico chicco di grano caduto nella terra, produca frutti di piena conversione, di operosa concordia, di solidarietà e di pace.”