- le CARTELLATE, il cui nome in dialetto vuol dire incartocciare, dalla parola greca “κάρταλλος” (Kartallos), che significa “cesto”. Nella tradizione cristiana esse rappresentano l’aureola o le fasce che avvolsero il Bambino Gesù nella culla. La preparazione avviene componendo nastri di sottile sfoglia di pasta, fritta, impregnata in vincotto tiepido di fichi o miele, con cannella e zucchero a velo.
- Gli OCCHI di SANTA LUCIA, dal latino “Lux” che significa Luce, sono biscottini rotondi, dal gusto molto neutro prima di essere passati in una glassa a base di acqua e zucchero che dona loro la giusta dolcezza!
- I CALZONCELLI hanno una forma “a cuscinetto”. Sono ripieni di marmellata e noci. La frittura o il passaggio in forno sono le tecniche di cottura finale più usate.
- I PURCEDDUZZI sono uno dei dolci più antichi di origine pugliese. Il loro nome è dovuto alla loro caratteristica forma. Questi piccoli bocconcini ricoperti di vincotto o di miele, vengono realizzati senza uova, con del vino bianco secco, talvolta sostituito da limoncello, e con olio extravergine d’oliva.
- I SASANELLI sono preparati con vincotto (di fichi o di uva) che regala loro il classico colore scuro; con mandorle, pezzetti di cioccolato, cannella, chiodi di garofano e pochi altri ingredienti. La loro forma ricorda quella di un sasso rugoso, ma la loro consistenza interna è morbida e golosa, intervallata dalla croccantezza delle mandorle e dei pezzi di cioccolato.
Il NATALE è alle porte e la maggior parte delle famiglie pugliesi ha iniziato a cucinare vari dolcetti sfiziosi.
Alcuni di essi sono: