Il 2 Aprile si celebra la Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo e come ogni anno scolastico anche quest’anno il nostro Istituto, al rientro dalle vacanze pasquali, ha trovato il modo e il tempo per dedicare vari momenti di riflessione sul tema. Il giorno 3 Aprile, gli alunni di ogni classe e sezione, con l’aiuto di alcuni video, hanno riflettuto sull’autismo come condizione di neurodivergenti. Giovedì 4 gli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria e delle classi seconde Scuola Media “E. Fermi”, hanno vissuto un’esperienza nuova, grazie all’associazione di famiglie “IOCISTO”, che in collaborazione con le specialiste della cooperativa sociale “Casa di carta”, hanno creato una serie di attività attraverso cui i presenti hanno potuto, anche se per pochi minuti, mettersi nei panni della persona con autismo e dei loro genitori. In particolare la dott.ssa R. Pansini, assieme alle terapiste R. Chiarello e L. Cortese, dopo la visione di un filmato, hanno utilizzato un approccio sensoriale-sperimentale, per poter comprendere quali sono “i bisogni dei soggetti con autismo, analizzando attraverso i loro sensi cosa potrebbe agevolare l’inclusione.” Infatti, le specialiste hanno sottolineato che spesso l’assenza funzionale di comunicazione impatta sui comportamenti, per cui “a volte un semplice gesto come la riduzione del brusio o la rimozione di particolari contatti fisici, potrebbero essere la chiave giusta per consentire una convivenza, soprattutto nelle scuole e con i pari, che sia agevole e proficua”. Le attività hanno coinvolto e interessato profondamente tutti gli alunni e i genitori presenti. In seguito le signore Enza e Daniela, mamme dell’associazione “Iocisto” hanno invitato i ragazzini a guardare i compagni con il disturbo dello spettro autistico come amici, conoscerli e guardarli come loro pari, con la voglia di stare insieme a loro “in un tempo che vada oltre la scuola”. Dopodiché attraverso video e testimonianze hanno reso chiaro a tutti, ragazzini e loro genitori presenti, cosa vuol dire vivere quotidianamente e organizzare la propria vita in funzione dei bisogni speciali dei propri figli.I bambini di quinta, successivamente, hanno potuto esprimere delle riflessioni in merito all’esperienza vissuta. Un alunno ha sottolineato che “uno dei momenti più belli per noi è stato quando, con gli esperimenti con i 5 sensi, ci siamo messi nei panni di un qualsiasi bambino con autismo”. Un altro ha aggiunto “a me è piaciuto il video delle mamme che parlavano della loro vita, perché ci ha fatto capire cosa provano i bambini con autismo ma anche i sentimenti che provano i loro genitori”. Infine alcuni bambini hanno aggiunto “noi molte volte pensiamo a loro come a bambini a cui manca qualcosa, ma è sbagliato, perché abbiamo capito che i bambini affetti da autismo possono avere qualcosa in più”.