Didattica a distanza o non scuola?
In questo tempo “sospeso” tutte noi insegnanti abbiamo riflettuto a lungo sull’efficacia o meno della didattica a distanza per la scuola dell’infanzia . Credo di non sbagliarmi se affermo, che tutte noi siamo arrivate alla stessa conclusione.
E’ necessario tuttavia ritornare con il pensiero a quel fatidico 4 marzo 2020 , quando in meno di 24 ore ci siamo ritrovate a ragionare sul da farsi. Momenti confusi, concitati, dove ognuna di noi ha cercato di orientarsi sulle mille forme di DAD, proposte o ricercate ,adeguandole alle necessità dei propri bambini (whatsApp, piattaforme, chat broadcast…..) . Le domande che ci ponevamo erano sempre le stesse: in che modo era possibile sostituire il modello proprio della scuola dell’Infanzia con lo schermo piatto di un computer? Con che cosa avremmo sostituito i contatti fisici, gli apprendimenti in situazione, le mani in movimento, i giochi e le scoperte attraverso il corpo e i sensi?
Alla fine la decisione è arrivata d’istinto: bisognava ESSERCI! Riuscire in qualche modo , seppure a distanza, a mantenere un contatto affettivo che si era bruscamente interrotto a causa di un virus a noi sconosciuto. Bisognava affrontare un momento nuovo per tutti che inizialmente sembrava impossibile da concepire.
Pian piano ci siamo messe in gioco, ognuno con gli strumenti più consoni alle esigenze dei propri alunni e delle loro famiglie e abbiamo ritrovato il nostro spazio di ascolto e di parola. Siamo entrate con discrezione ,dalla finestra speciale di un computer, dentro le case dei nostri alunni con letture, canzoni, chiacchierate, attività , video e ricordi. Ogni giorno i nostri bambini aspettavano l’appuntamento quotidiano con la maestra e i loro compagni e inviavano a loro volta pensieri, disegni ,attività e …bacini.
Non è stato facile e privo di ostacoli tutto questo, specialmente per le famiglie che sono state chiamate , come mai prima, ad essere comunità educante insieme alla scuola. Sicuramente molti genitori si saranno sentiti investiti di qualcosa di molto pesante ma, allo stesso tempo, avranno sicuramente scoperto sfumature dei loro figli che durante il tempo normale non avevano mai notato, scoprendo molti lati nascosti del loro essere bambini. A questa sfida hanno risposto ,quasi tutti, con partecipazione ed impegno costante.
Alle famiglie dei nostri bambini vanno dunque i nostri più sentiti ringraziamenti!!!
Per noi insegnanti , e vengo al dunque, credo che la DAD sia stata una scelta obbligata dettata da una situazione di necessità ma che ci abbia fatto riflettere molto sull’importanza del nostro lavoro. Ci siamo quotidianamente messe in gioco con le nuove potenzialità tecnologiche che in altri tempi non avevamo mai avuto modo di sperimentare .Ci siamo emozionate nell’ascoltare i messaggi e le dimostrazioni di affetto dei nostri bambini e abbiamo lavorato , come non mai, per strappare loro un sorriso e la motivazione giusta per “mettersi a lavoro”.
Sarà un’esperienza che ricorderemo a lungo e che ci ha fatto maggiormente apprezzare l’utilità del nostro lavoro quotidiano in presenza, che non potrà mai essere sostituito da nessuna DAD.
Ci auguriamo quindi di ritornare al più presto in aula per guardare finalmente negli occhi i nostri alunni e per raccontarci , stretti nel grande abbraccio del tempo del cerchio, le sensazioni e le esperienze dei giorni trascorsi lontano. ANDRA’TUTTO BENE!
A CURA DI MARIA GRAZIA DI PIETRO