//DIARIO DI UN TEMPO SOSPESO n. 39- Carlo Roscilli della III B

DIARIO DI UN TEMPO SOSPESO n. 39- Carlo Roscilli della III B

di | 2020-06-02T12:32:30+02:00 2-6-2020 12:32|Alboscuole|0 Commenti
 

PRIMA….. Caro diario, sto vivendo un periodo della mia vita davvero insolito. Dal 3 marzo l’Italia è stata dichiarata zona rossa per una Pandemia. Prima non conoscevo questa parola che, purtroppo, ora uso spesso. Sempre quel fatidico 3 marzo quando ho avuto la notizia, ho fatto salti di gioia, ho pensato immediatamente al piacere di non andare a scuola. Con il passare dei giorni, però, questa sensazione è passata, perché non ero certo libero, dovevo stare a casa e dovevo rispettare regole ben precise. Dopo qualche giorno di prigionia sono incominciate le lezioni via skype, che certo mi hanno aiutato a riempire le giornate. All’inizio della quarantena la mia famiglia ed io ci “siamo dedicati” un po’ di tempo. Ho imparato a cucinare con mio padre, nonostante mamma non volesse , perché odia la confusione! Questa quarantena devo dire è stata anche abbastanza produttiva, ho trovato la voglia di mettere a posto la mia stanza, che avevo smarrito nel mio disordine. Con il passare dei giorni tutti gli entusiasmi iniziali si sono affievoliti, i giorni trascorrono lentamente, non vedo amici da così tanto tempo , che credo di aver dimenticato i loro volti. Non me l’aspettavo, ma mi manca andare fisicamente a scuola, al posto di svegliarmi e subito correre davanti ad uno schermo cupo, che alcuni definiscono social ma io a-social!!! Ieri sera sono uscito dal parco dove abito con la mia famiglia per fare una passeggiata ed ho incontrato casualmente alcuni amici. Questo incontro è stato strano, perché eravamo obbligati a non avvicinarci, avevamo tutti la mascherina che non ci faceva vedere la faccia, però ho pensato che era meglio di niente. Tornando a casa con i miei genitori abbiamo fatto delle considerazioni sul presente e su quello che sarà il futuro. Ascoltandoli , mi sono reso conto che anche per loro è tutto una novità. Ho capito che le rinunce che dovrò fare sono tante, non so quando potrò uscire da solo a fare una semplice passeggiata, non so se saluterò da vicino tutti i miei compagni e i professori che mi hanno accompagnato in questi tre anni con la festa di fine anno, non so come trascorrerò l’estate, non so cosa mi aspetterà a settembre quando inizierò una nuova avventura, il liceo. L’unica cosa certa è che questo virus ci ha cambiato, anche se a volte cerco di pensare positivo e che tutto finirà al più presto! Appena ci sono novità ti aggiorno, caro diario

… DOPO

Caro diario, come stai? Eccomi di nuovo qui a raccontarti le novità. Questa settimana è stata piena di cambiamenti, è incominciata dal 4 maggio la fatidica fase 2, ne ho sentito tanto parlare in televisione ,ma non so se ho capito bene cosa possiamo fare e cosa no, ma so di certo che siamo un po’ più liberi, almeno io che non metto il naso fuori di casa da due mesi. Lunedì pomeriggio papà si è alzato di scatto dal divano e ha detto: “Usciamo”. Mamma lo ha guardato incredula, lei è quella più spaventata tra i tre. Ci siamo vestiti , abbiamo messo le mascherine e siamo andati a fare un giro. Mentre camminavo e mi dirigevo verso casa di mia zia, avevo una strana sensazione, Lei si è affacciata al balcone e mi ha salutato. Non siamo saliti da lei, mia zia ha 83 anni e non ce la siamo sentita, questo virus colpisce soprattutto gli anziani! Il fatto però di poterla vedere e di camminare per strada mi ha dato un senso libertà, le strade cominciano a riprendere vitalità, ci sono molte macchine e tante persone che riprendono attività fisica e che fanno un bel giro in bici e mi è venuta una gran voglia di farlo anche io , ma la mia bicicletta è alla casa al mare e lì non so quando potrò mai andarci… L’altro pomeriggio è venuta a trovarci la cuginetta nata a febbraio , lei è stata in quarantena a Sant’Antimo dai nonni, perché mio zio è un medico che lavora all’ospedale Cotugno . Lui si è isolato da tutti , lo vediamo solo in video chiamata. In due mesi la bambina è crescita tantissimo mi è dispiaciuto non poterla toccare, ma sicuramente meglio di niente. Che dire, una cosa mi è chiara: durante la fase due qualcosa è cambiata, ho maggiore libertà ma la normalità è ancora lontana… A presto,amico mio!