Il mercoledì è il giorno più stressante. Vuoi sapere perché?…
Giorno – Mi alzo alle 7, faccio colazione mentre accendo il computer, vado su Classroom e vedo che i professori mandano il link per la videochiamata, cosa che io non voglio fare… Mi preparo, metto il greenscreen dietro di me (scelgo un’immagine bella come sfondo), regolo la telecamera e inizio ad ascoltare la lezione. Lezione di inglese fino alle 9, poi francese; alle 10 relax con mia madre che urla perché sta lavorando; 11 geografia, 13 matematica e ho finito le videolezioni.
Pomeriggio – Alle 17 lezione di chitarra: per fortuna, almeno mi diverto. A fine giornata torno in soggiorno (che sono 500 km di formica), mi siedo sul divano, accendo la TV e sento lei, proprio lei, Mia madre che urla e dice: “Luigi, non fai mai niente, vai a studiareeeeeeee !!!” Io, disperato che non c’è la faccio più, vado ad accendere per la 88esima volta il computer, mi siedo, metto la Password e apro WhatsAppWeb, Classroom e il registro elettronico. Che vita!… Vedo i compiti che ho da fare e noto che non sono nemmeno tanti. Provo a mandare i compiti ai professori e alcune volte sbaglio a scrivere, alcune volte sbaglio il file; la cosa più brutta è il fatto che per problemi di connessione i file non vengono inviati. Ma quello che mi fa imbestialire veramente tanto è il fatto che i PowerPoint tu li fai in un modo e il sito te li mostra in un altro!!…
Sera – Finalmente è sera, ma visto che siamo in quarantena la sera è come il pomeriggio però più buio. Mi metto con la chitarra in mano e suono; arrivo ad un punto che la chitarra si ribella, iniziano a farmi male le dita ma io non mi fermo perché ai veri rocker esce il sangue al posto delle note. Vado sempre più avanti con il dolore, arrivo ad un punto che sono le 20, quindi non posso più suonare; mi metto sul letto dei miei, accendo la TV e metto Netflix, mi vedo una serie, allora mamma urla con voce stridula: “A tavolaaaaaaaaaaa !!!” Io che mi stavo appena riposando, devo andare a cenare, mi lavo le mani e vado a tavola; noto che non è ancora pronto, guardo mia madre come per dire: “Ma stai bene?” senza parlare e lei capisce. Ritorno in camera da letto, arriva mio fratello e quindi la serie su Netflix non la posso vedere, quindi mi metto a vedere YouTube, ma a mio fratello non vanno bene i video che vedo, i miei vogliono vedere un film, quindi vedo il film. Vado finalmente a letto e mi rilasso, ma 8 ore a dormire volano in fretta.
Beh, diario, a parte questo la quarantena me la sto godendo perché le mie nonne stanno imparando a fare le videochiamate, io sto studiando di più (se non fosse per il fatto che i file non arrivano ai professori), i miei genitori si stanno rilassando un po’ di più, mio fratello sta imparando a cucinare, le mie cugine invece stanno mangiando come se non ci fosse un domani… (Luigi)
…Mi manca la scuola. Anche se nessuno mi crederà quando dico questa frase perché sono birichino e do fastidio e sembra che la scuola non mi piaccia. Ma mi manca perché con la scuola le giornate diventano normali ovvero come prima, però con queste giornate, sì, siamo a casa, ci possiamo divertire, però è sempre una situazione grave… (Mattia)
Ciao !