Venerdì 24 aprile, noi alunni delle classi 3^A e 1^B, insieme alle professoresse Vaccariello e Papeo, abbiamo avuto il piacere di incontrare in videoconferenza Daniele Aristarco, autore del libro Fake-Non è vero ma ci credo.
Ha scritto numerosi libri per ragazzi, si è appassionato alla scrittura fin da piccolo e prima di diventare uno scrittore professionista ha svolto numerosi lavori, come magazziniere, libraio ma soprattutto è stato un insegnante e crediamo che questo abbia costituito un valore aggiunto per la sua scrittura.
Dopo aver apprezzato la lettura del libro, abbiamo avuto la possibilità di conoscerlo, di confrontarci ed interagire con lui anche se ciò non è avvenuto personalmente ma attraverso un video.
E’ riuscito a coinvolgerci grazie alla scelta di un argomento attuale con il quale ci confrontiamo quotidianamente ed attraverso una prosa semplice, un linguaggio ironico e racconti brevi.
Abbiamo avuto modo di conoscere questo libro grazie alle nostre insegnanti, che avendone riconosciuto il valore e le potenzialità, hanno voluto proporcene la lettura a casa individualmente e a scuola insieme, permettendo così spunti di riflessione condivisa.
Nel libro FAKE-Non è vero ma ci credo, vengono trattate fake ovvero notizie false di ogni tempo, dal finto attacco alla stazione radio tedesca utilizzata come pretesto da Hitler per scatenare la II Guerra mondiale, al mostro di Lochness, ai Cerchi nel Grano e tante altre e tutte hanno in comune la menzogna, che a volte serve per rendere più coinvolgente il racconto ma altre volte serve a manipolare la realtà.
L’aspetto inquietante delle fake è la loro velocità di diffusione, alimentata anche dall’istinto umano di comprendere tutto in maniera facile e veloce, ottenendo risposte immediate, a prescindere da quanto siano reali.
Ne è la riprova quanto sta accadendo in questo periodo, in cui mentre noi siamo costretti a rimanere a casa, attraverso i social siamo bombardati da false notizie di ogni tipo riguardanti il Coronavirus.
Ecco che quindi l’autore, attraverso il suo libro, ci ha fornito delle chiavi di riflessione, quanto mai necessarie ed attuali, per poter filtrare in maniera autonoma le notizie ed imparare a distinguere la bugia dalla verità, perché le bugie ci sono sempre state e ci saranno sempre ma può cambiare il modo di approcciarci ad esse.
Il punto di arrivo è la consapevolezza che non esiste una verità in senso assoluto e fermo ma può esistere la ricerca di essa, in maniera costante e continua, affinché di volta in volta la verità venga ristabilita.
Questo momento ha rappresentato comunque per noi un valore aggiunto, anche perché grazie alle nostre docenti siamo arrivati a questo incontro in maniera preparata.
Conoscevamo già il libro, i suoi temi, lo stile di scrittura ed eravamo entusiasti, perché conoscere e ragionare sul libro con chi l’ha scritto, ha rappresentato per noi un momento di ulteriore arricchimento personale.
L’occasione ci ha permesso di condividere con lui le emozioni e i pensieri suscitati dalla lettura del libro Fake ed è stata molto preziosa, perché una storia condivisa è un terreno di incontro fertile, che permette lo scambio di opinioni e riflessioni e genera spirito critico.
La possibilità di interloquire con la persona che ha effettivamente pensato e scritto le storie contenute nel libro letto si è rivelata quindi un’esperienza unica.
L’incontro con l’autore, pensato come momento significativo di un percorso di educazione alla lettura, è sicuramente un mezzo efficace per avvicinare noi ragazzi ai libri e permetterci di scoprire quanto siano preziosi.
Soprattutto in questo momento, la lettura rappresenta un’opportunità per tutti noi, per andare oltre i nostri confini nei quali siamo costretti.
Come ha detto infatti Aristarco prima di salutarci, la lettura è il viaggio di chi non può prendere un treno.
E può essere meraviglioso!