La Redazione –
Alla manifestazione conclusiva dell’Hackathon “Il futuro è in noi”, presso il Cinema Corso, l’11 Maggio 2019, illuminante e didatticamente eccezionale è stata la presentazione del prof. Migliozzi, brillante e importante fisico dell’INFN .
Il professore ha ripercorso con semplicità disarmante e sincerità il suo percorso di studi. Alunno eccellente del Liceo scientifico“Majorana” è riuscito a realizzare i suoi desideri, studiando all’università le materie da lui molto amate e soprattutto riuscendo a fare il fisico per cui -ha affermato- lui non lavora, ma si diverte. Successivamente ha conseguito il Diploma di Laurea in Fisica presso l’Università “Federico II” di Napoli nel 1993 e, dopo aver conseguito il Dottorato in Fisica delle particelle elementari, ha ottenuto alcuni contratti a tempo determinato come ricercatore, fino ad essere integrato in pianta stabile all’INFN del Gran Sasso nel 1999. Ha svolto anche attività di ricerca al CERN di Ginevra. Attualmente è Ricercatore presso la sezione di Napoli dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Particolarmente interessante è stato il suo resoconto riguardo gli studi sulla macchina del tempo ( non si tratta di un cartone animato o di un film di Biagio Izzo o di De Sica! ndr) . Il prof. Migliozzi ha dimostrato che ormai non è non più solo fantascienza: i cunicoli che permettono di viaggiare nello spazio e nel tempo, i cosiddetti wormhole, adesso possono essere costruiti in laboratorio; sebbene su una scala piccolissima, dimostrano per la prima volta che attraversare il tempo è possibile e, in attesa di futuri viaggi intergalattici, promettono di rendere più potenti gli attuali dispositivi basati sulle nanotecnologie.
Grande interesse nella platea ha suscitato pure l’illustrazione della terapia adronica o adroterapia che il fisico ha esposto subito dopo. Si tratta di una forma di radioterapia a fasci esterni che utilizza protoni, neutroni o ioni positivi per il trattamento dei tumori non operabili e/o che si sono dimostrati resistenti ad altri trattamenti radioterapici.
A differenza della radioterapia convenzionale, l’adroterapia è in grado di espletare la sua azione in maniera più selettiva, permettendo la distruzione mirata e localizzata delle cellule maligne, in particolare quando queste si trovano a livello di organi delicati e sensibili (come, ad esempio, a livello cerebrale, dove la precisione risulta fondamentale al fine di non danneggiare i tessuti sani circostanti che risultano estremamente importanti per la sopravvivenza dell’organismo).
L’adroterapia è una tecnica terapeutica piuttosto sofisticata, che richiede particolari strumentazioni per essere eseguita. Sul territorio italiano viene effettuata presso il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (CNAO) con sede a Pavia, attivo dal primo Gennaio 2014. Si tratta di una struttura appositamente voluta dal Ministero della Salute che si occupa del trattamento delle forme tumorali di cui sopra e, allo stesso tempo, si occupa di ricerca e sviluppo. Altri due centri in Italia che mettono a disposizione questa tecnologia sono: il Centro di Protonoterapia di Trento (protoni) e il centro CATANA di Catania (protoni).
Durante il suo intervento il prof. Migliozzi ha invitato e incitato, con pacatezza e convinzione, i ragazzi presenti allo studio continuo e amorevole proprio perché lo studio e la cultura rendono liberi. Ha inoltre auspicato che si interrompa la “fuga dei cervelli”, un’emorragia di giovani che li allontana dal nostro paese, impoverendo i nostri territori, soprattutto meridionali, di intelligenze nuove e preziose per la costruzione del futuro della nazione.