a cura di Mattia Proietti Gagliardoni – classe II/A – scuola secondaria di I grado –
03/05/2020……e sono quasi 60. Si sono quasi sessanta giorni che sono socialmente isolato. Caspita sono tanti davvero .E chi lo avrebbe mai pensato.
Non è facile, ma alla lunga ho scoperto che non è nemmeno troppo difficile.
Sul web, in tv ci dicono che dobbiamo stare a casa per “ salvare il mondo”, invece, agli inizi del secolo scorso per salvare il mondo i nostri bis nonni sono dovuti andare in guerra, perché questa non è una guerra???
Il nemico è invisibile come dicono tutti, ma è pur sempre un nemico da combattere. Domani è il 4 maggio e qui in Umbria scatta la fase 2, non troppo diversa dalla Fase 1, solo che adesso potrò andare in bicicletta e chissà come sarà andare in giro per strada. Mi ricordo agli inizi di marzo quando ancora si poteva stare fuori senza il pericolo di essere multati, le strade vuote, il silenzio interrotto solo dal rumore del mio monopattino. E cosi’ anche intorno a casa mia.
Io abito in una zona residenziale, dove insomma si viene o perchè ci si abita o perché si viene a far visita a qualcuno , quindi non è trafficata. C’e sempre stato parecchio silenzio interrotto solo dal rumore del traffico perchè non troppo distante c’è una strada a scorrimento veloce, la E78.
Quando vado a passeggiare con mia madre e mia sorella fin laggiù mi rendo conto che le cose sono cambiate: passa una macchina ogni 5-10 minuti e anzi quando ne sento una sopraggiungere alle mie spalle , quasi mi spavento.
Sì fuori è tutto fermo, invece dentro casa mia è un fermento.
La mattina alle 8.00 mamma comincia ad alzare le serrande, ci chiama, ci esorta ( a me e a mia sorella) ad alzarci perché la colazione è pronta e la giornata “scolastica “ deve cominciare.
Mi rendo conto che lei a quell’ora ha già passato in rassegna il registro elettronico e sa per filo e per segno quello che dobbiamo fare. E’ una forza mia mamma ……. Si impegna tantissimo con me, discutiamo anche tanto perché lei mi dice che abbasso troppo la guardia, che la mattina è “come se andassi a scuola “ anche se non ci vado, insomma mi vorrebbe sempre sui libri. E dice che sono superficiale.
Vabbè per adesso la lascio parlare, in fondo è un momento particolare anche per lei…… ma confido nel 4 maggio, quando potrà tornare a correre e allora il mondo ci sorriderà un po’ di più……soprattutto a me.