Maria Agnese di Foggia, Stella Perfetto, Immacolata Tirozzi (4^F)
L’adolescenza è un periodo transitorio per ragazzi in cui si passa dall’infanzia alla fase adulta, nella quale entrambi i sessi subiscono dei cambiamenti fisici e caratteriali. Inoltre in tale periodo transitorio si iniziano a prendere scelte, a intraprendere strade e a porsi obbiettivi e principi di cui poi faranno uso nella fase in cui si diventa adulti.
Molti adolescenti, non riconoscendosi più, iniziano a provare disagio nei confronti del proprio corpo e accettare il colpo anche psicologicamente soprattutto per via di un confronto sbagliato gli altri e con modelli proposti dalla società.
Allo stesso tempo è un mondo di grande scoperta di se stessi cosa apprezzano, cosa gli interessa e cosa li emoziona.
Non è vero che i ragazzi a quest’età sono privi di sentimenti ma semplicemente sentono la difficoltà di affacciarsi ad un mondo nuovo, sconosciuto, che non sanno se li accoglierà e come.
Un aspetto importante è sentire di appartenere ad un gruppo di pari, a cui far riferimento ma che spesso tende ad emarginare chi non si adatta alle sue regole di comportamento. In questa fase il ruolo della famiglia da una parte è ciò che sta fuori diventa determinante per la propria realizzazione. Tutto questo è molto di più vivono ni ragazzi che si affacciano alla fase adolescenziale, fase influenzata da ciò che è stato vissuto nell’infanzia, dal rapporto instaurato con la propria madre, con il padre e con tutte le figure di riferimento che lo hanno accompagnato nella scoperta della vita e del suo mistero.
Durante la “Settimana dello Studente” del nostro istituto abbiamo avuto modo di approfondire molte tematiche tra cui la tematica dell’adolescenza, molto discussa negli ultimi anni.
Il film che abbiamo visionato si chiama “Bianca come il latte, rosso come il sangue”: parla di un giovane di nome Leo, di soli 16 anni, che si innamora perdutamente di una sua compagna di scuola che non conosce personalmente.
La ragazza si chiama Beatrice ed è ammalata di leucemia ed il ragazzo sceglie di diventare donatore di midollo osseo per guarirla, purtroppo la ragazza non riesce a sopravvivere e Leo si innamorerà della sua migliore amica.
Ma la cosa che colpisce maggiormente di questo film non si ferma nel momento in cui Beatrice muore ma va avanti, come la vita.
Perché la vita è cosi preziosa da non doverne sprecare neppure un istante, anche quando soffriamo per una perdita dobbiamo continuare a vivere. Perché solo cosi facendo anche la persona che non c’è più continuerà a vivere attraverso noi.
Un altro aspetto che abbiamo apprezzato è il consiglio dato ai giovani di lottare, di credere nei propri sogni e portarli avanti, senza farsi frenare dalle paure e dai timori, vivere al meglio questa fascia di età senza essere condizionati dai propri coetanei e di non perdere le opportunità che la vita offre.
Perché solo chi osa, vince sia nella vita sia nell’amore