a cura della docente Anna Zaccaro – Nella seconda settimana del mese in corso testate giornalistiche, telegiornali social network sono stati impegnati con articoli, servizi ed eventi per celebrare la Giornata Mondiale contro il Cyberbullismo e la Giornata Europea della Sicurezza in Rete Safer Internet Day, indetta dalla Commissione Europea e dedicata all’uso positivo di Internet. Luogo maggiormente deputato ad affrontare questi argomenti è stata la scuola, che ha declinato l’argomento ad ogni ordine e grado.
L’I.C.”Jannuzzi – Mons Di Donna” di Andria, guidato dalla Dirigente Scolastica, Prof. Lilla Bruno, sempre sensibile a queste tematiche, ha sostenuto le molteplici iniziative intraprese, fra cui quelle dalle classi seconde della scuola Primaria del plesso “Aldo Moro” e dalle sezioni della scuola dell’Infanzia. Il progetto intitolato “Creiamo una rete sicura”, è stato realizzato allo scopo di contrastare i fenomeni del Bullismo e Cyberbullismo.
L’anno scolastico appena terminato e quello tutt’ora in essere hanno messo maggiormente in evidenza come la scuola odierna si debba confrontare continuamente e in modo sempre crescente con scenari sempre più complessi, in cui l’elemento costante è la tecnologia, che usa sempre più numerosi sistemi digitali. Per questo motivo, le docenti hanno voluto avviare un piano di “educazione digitale” per promuovere il ruolo attivo, ma sempre più responsabile degli alunni. Per fare questo si è reso necessario partire dalla sensibilizzazione dei giovanissimi utenti circa i possibili pericoli presenti in rete.
Proprio il termine “rete” ha fornito lo spunto per il nome dell’UdA e del progetto stesso, strutturato in modo interdisciplinare e perfettamente calzante con il nuovo prospetto didattico relativo all’Educazione Civica, con particolare riferimento al nucleo concettuale della Cittadinanza digitale.
Le attività sono state svolte in un lasso di tempo più lungo della semplice giornata celebrativa, perché l’argomento non poteva essere racchiuso in pochi slogan, in quanto l’utenza a cui i docenti si sono rivolti non è stata di alunni con esperienza, bensì di bambini che sono appena entrati nel grande mondo virtuale attraverso l’e-learning, sebbene le nuove generazioni usino già i device dei genitori, ma in modo inconsapevole e intuitivo.
Le attività svolte sono state molteplici, a partire da conversazioni guidate, cloze-test in lingua inglese e brainstorming, durante le quali sono emerse riflessioni ed esperienze personali.
Alla luce di ciò, tante sono state le produzioni degli alunni, come testi, filastrocche, numerosi disegni e slogan. Gli alunni, inoltre, si sono cimentati nella “tessitura” di una rete con lo spago, attività che ha voluto coniugare il valore pedagogico a quello simbolico; in questo modo, i piccoli hanno avuto anche modo di iniziare a comprendere la differenza fra luoghi virtuali e luoghi reali.
Il percorso, avviato allo scopo di formare cittadini consapevoli e responsabili, portandoli alla formazione di pensiero critico, anche in relazione all’utilizzo della rete, si è concluso con un prodotto finale esposto all’ingresso del plesso “Aldo Moro”. È stata costruita una grande rete su cui sono stati legati i messaggi, le riflessioni e gli elaborati iconografici degli alunni, occupando ognuno un “nodo”, come se avessero digitato un link per comunicare con gli internauti vicini e lontani.
L’auspicio è di aver posato un primo tassello nella formazione di cittadini del futuro affinché imparino a vivere con gli altri in armonia, nel rispetto delle persone e delle regole, in ambienti reali e virtuali, apportando un valore aggiunto alla formazione personale e all’intera comunità.