di GIULIA NATILLA – Il Cyber-bullismo è una forma di bullismo e coinvolge soprattutto gli adolescenti che, attraverso uno schermo, sono vittime di maltrattamento da parte dei loro coetanei, che si accaniscono sulle persone emotive e deboli creando in loro delle ferite psicologiche difficili da rimuovere.
Oggi, ciò che ha fatto dilagare il Cyber-bullismo sono i social network e il loro cattivo uso, attraverso cui i cosiddetti “bulli”, anche attraverso falsi profili, umiliano di fronte a tutto il mondo le loro “prede”.
A mio parere questi “bulletti” sono vittime della loro incapacità di essere apprezzati o di famiglie assenti che non hanno trasmesso loro i valori dell’amore, dell’amicizia e del rispetto e non hanno insegnato un approccio positivo ai social. Son ragazzi privi di regole che si sentono apprezzati solo attraverso un comportamento spregevole. Tanti sono i fatti di cronaca in cui le povere vittime colpite da questo fenomeno,umiliate e diffamate, non riuscendo più a vivere serenamente, si sono suicidate.
Con questo non significa che i social debbano essere banditi, ma è necessario imparare ad usarli in modo sicuro per non trovarsi nei pericoli della rete.
A mio parere, per contrastare questo fenomeno è opportuno intervenire anche negli ambienti scolastici insegnando i veri valori e i principi che ognuno di noi deve fare propri e soprattutto i lati positivi e negativi dei social network.