Farscape
Tra il 1999 e il 2004 in Australia è stata prodotta una delle serie di fantascienza tra le più belle ma sottovalutate di sempre, Farscape. È incentrata su un astronauta umano che giunge accidentalmente, tramite un tunnel spaziale, all’altro capo dell’universo, dove entra a far parte di un equipaggio di reietti alieni, tutti con un caratteraccio e con la pelle di colori diversi. Insieme lottano per liberare la galassia da una dittatura militare aliena. Non stupisce che in molti abbiano chiesto a James Gunn se lo show abbia ispirato Guardiani della Galassia. Lui ha risposto: “Le persone tirano sempre fuori un milione di film chiedendomi se sono delle ispirazioni. Di solito la risposta è no. Nel caso di Farscape è decisamente sì!”.
Quasi un Drax diverso
Drax, con la sua totale incapacità di capire i modi di dire e i suoi bizzarri canoni estetici, è uno dei personaggi della Marvel tra i più amati dal pubblico. Eppure, c’è chi ha declinato la parte, prima che se la aggiudicasse il wrestler professionista Bautista. È infatti a Jason Momoa che era stata offerta la parte originariamente; era già pronto a interpretare Drax – accordi e trattative quasi giunti a termine – quando Momoa si è ritirato all’ultimo momento. Pare che il motivo sia che Jason non volesse interpretare il ruolo del guerriero bruto e stupido come già gli era capitato.
“Io sono Groot“
Chi mai è stato pagato milioni per pronunciare tre parole? Vin Diesel. Ha ricevuto la bellezza di 58 milioni di euro solo per 3 parole pronunciate: “I am Groot”. Diesel ha preso molto sul serio il ruolo e ripetuto la frase per ogni scena con intonazioni diverse e in svariate lingue. Al termine delle riprese ha registrato la battuta “Io sono Groot” più di mille volte e in circa quindici lingue diverse, tra queste ricordiamo il russo, il mandarino, lo spagnolo, il portoghese, il tedesco e il francese.
Le sessioni di trucco
L’interprete di Gamora, Zoe Saldaña, ha più volte sottolineato quanto la parte più dura dell’esperienza sul set di Guardiani della galassia fosse la sessione di trucco, che nel suo caso superava le tre ore. Ma il peggio arriva con la sessione di trucco di Dave Bautista, interprete di Drax il Distruttore. Lui ha avuto bisogno dell’aiuto di cinque truccatori che hanno lavorato per cinque ore al giorno per applicare diciotto protesi. Poiché la pelle di Drax non è “a tinta unita” come quella degli altri personaggi, il make up del personaggio ha richiesto l’aggiunta di vari strati di vernice e sostanze chimiche. Per permetterne l’applicazione l’attore è rimasto in piedi per ore e ore, con le mani aggrappate a binari che contenevano palline da tennis, senza lamentarsi. Non è finita, per rimuovere tutto ci sono volute circa un’ora e mezza di lavoro e di santa pazienza.
Chi vuole fare Rocket?
Adam Sandler e Jim Carrey erano stati presi in considerazione per il ruolo di Rocket, entrambi giudicati perfetti per impersonare un procione sociopatico parlante. Tuttavia, il ruolo non se l’è aggiudicato nessuno dei due, bensì Bradley Cooper, il quale ha laconicamente commentato: “Ammetto di aver accettato la parte principalmente perché per doppiare Rocket sono stato pagato più che per interpretare la maggior parte dei miei personaggi in carne e ossa”.
Chris Pratt e Bradley a chi si sono ispirati per il loro ruolo?
Chris Pratt ha dichiarato di essersi ispirato in parte a Han Solo di Star Wars e in parte a Marty McFly di Ritorno al futuro per la sua interpretazione di Star-Lord. Bradley Cooper, invece, ha citato Tommy DeVito – il personaggio di Joe Pesci in Quei bravi ragazzi (1990) per creare la voce di Rocket Racoon.
Chi vuol essere Star Lord?
Nonostante siano stati citati vari nomi per interpretare il protagonista Star Lord, Gunn ha voluto Pratt anche se ai tempi era in sovrappeso di una trentina di kg, tanto che era disposto a dotarlo di addominali ricorrendo alla Cgi.
La Nasa è intervenuta!
Nel primo volume, Star-Lord guarda Gamora fluttuare nello spazio, mentre sta per morire ibernata, per poi salvarla “galleggiando” verso di lei e dandole la sua maschera per sopravvivere miracolosamente. Molti hanno giudicato la scena poco realistica, ignari che il secondo volume avrebbe rivelato la natura “superumana” di Quill. Tuttavia, la Nasa ha confermato che sarebbe stato teoricamente possibile per Quill sopravvivere nel vuoto per pochi secondi, questo in virtù di alcuni esperimenti sugli animali. Secondo gli esperti, infatti, un essere umano avrebbe potuto essere rianimato dopo il suo viaggio siderale se recuperato entro meno di un minuto.
Steven Spielberg che ne pensa di GOTG?
Molti sono i registi hollywoodiani e da Oscar che si sono pronunciati contro i cine comic: da Martin Scorsese a Francis Ford Coppola, da Ridley Scott a Terry Gilliam passando per Denis Villeneuve e Quentin Tarantino. I più ritengono che le pellicole ispirate ai fumetti, e in particolare quelle delle Marvel, stiano uccidendo il cinema. Di parere contrario un filmmaker di grido, uno dei più grandi della storia, Steven Spielberg. Quest’ultimo ha dichiarato che proprio il primo capitolo della saga firmata da James Gunn è il film di supereroi che lo ha affascinato di più.
Particolare sulla storia di Rocket
Ci siamo mai chiesti il motivo per cui Rocket, doppiato da Bradley Cooper, sia così ossessionato dalle protesi robotiche? Nei precedenti film il procione escogita diversi piani per rubare una gamba, un occhio bionico e persino il braccio di Bucky, personaggio della Marvel. James Gunn, il regista del film, ha confermato su twitter che l’ossessione di Rocket è legata al ricordo dei suoi tre amici Lylla, Floor e Teefs dotati rispettivamente di gambe robotiche, braccia robotiche e protesi orbitali. Ed è per questo che le ruba, vuole commemorare la loro memoria.