//#CuoriConnessi

#CuoriConnessi

di | 2021-02-10T15:42:20+01:00 10-2-2021 15:42|Alboscuole|0 Commenti
di Rachele Cazzato.   Oggi 9 Febbraio 2021, le scuole di tutta Italia, hanno partecipato alla diretta YouTube alla giornata contro il bullismo e il cyberbullismo #CuoriConnessi. Durante la live sono intervenute tre ragazze che hanno compreso sulla loro pelle cosa significa essere vittime dei social, spesso inconsapevoli del destino a cui vanno incontro. Abbiamo conosciuto storie di nostri coetanei come Sofia per esempio,che ha tinto i capelli di rosso pensando che alle sue amiche potessero piacere. E invece, proprio coloro di cui si era fidata l’hanno pugnalata alle spalle, facendo vociferare che vendeva prestazioni sessuali a €2,50. Camilla, aveva un problema alla schiena e quindi doveva indossare il busto giorno e notte. L’inferno Iniziò con degli scherzi innocenti, fino ad arrivare al vero e proprio bullismo. Tutto questo, solo perché era costretta a curarsi per garantirsi una postura migliore. E infine Alessia, che per amore si è ritrovata da sola a lottare contro la diffusione delle sue foto sessualmente esplicite. Si era innamorata di un ragazzo conosciuto ad una festa. Un giorno, decise di mandargli delle sue foto un po’ provocanti pensando “Tanto è solo una volta, che potrà mai succedere?”. Quelle foto vennero pubblicate online, guadagnando tantissimi like e condivisioni. Questi sono degli esempi, che purtroppo rappresentano buona parte dei ragazzi di oggi, vittime di bullismo solo per amore, ingenuità o “diversità” che in realtà li rende speciali. Allora vogliamo dire BASTA forte e chiaro davanti a tutte quelle persone che gioiscono della sofferenza altrui. Agli haters, ai bulli, ai cyber-bulli. Non è possibile che nel 2021 esistano ancora queste situazioni. Un ragazzino non può togliersi la vita a causa di persone che si nutrono della sua disperazione, perché una vita umana non ha prezzo. E non bisogna giustificare il bullo con “lo fa solo perché è insicuro” perché non è così. O almeno, nella maggior parte dei casi no, ma questi sono stereotipi con cui lo si difende. Lo fa soltanto perché vedere una persona stare male gli fa bene. Perché è un sadico. E finché ci saranno persone così niente andrà per il verso giusto fino in fondo.