di AnnaPia Rossi (classe 2^D) – Mercoledì 21 novembre noi alunni della II D della Scuola Secondaria di Primo Grado “Don Enrico Smaldone”, accompagnati dal Professor Callisto e dalla Professoressa Vitale, abbiamo partecipato al convegno in memoria di Don Enrico Smaldone, prete angrese dall’animo nobile. In quell’occasione abbiamo avuto la possibilità di sapere di più sull’uomo a cui è intitolata la nostra scuola e di rendergli omaggio. All’incontro hanno partecipato molte personalità importanti per la nostra città, quali il sindaco, Don Luigi La Mura, le Dirigenti delle scuole secondarie di I grado di Angri, il Presidente del Comitato “Don Enrico Smaldone” e la scrittrice Maria Rossi, tutti ospitati dal Dirigente del Liceo “Don Carlo La Mura”. È stato inoltre emozionante pensare che lì fosse presente anche la famiglia di Don Enrico e alcuni conoscenti che hanno fatto parte della città dei ragazzi, come il sig. Enzo Del Sorbo che ci ha donato un aneddoto della vita quotidiana della Città dei Ragazzi, da cui è emerso il carattere ironico e buono del suo fondatore. A questo aspetto si è riallacciata anche l’Autrice del libro “Lumascuro”, biografia romanzata della difficile vita dei ragazzi angresi e del prete che li aiutava negli anni del primo dopoguerra. Ci ha molto colpito la rivelazione della signora Rossi sul tempo impiegato per scrivere questo libro: ben dieci anni di ricerche complesse delle testimonianze su chi ha fatto tanto bene per il popolo anche nelle situazioni più difficili finché ne ha avuto forza, lottando fino all’ultimo proprio come la luce del Sole che al tramonto si sforza di strappare gli ultimi secondi alle tenebre della notte. I ragazzi del liceo, impegnati in un progetto di lettura del libro, hanno mostrato di aver ben inteso la metafora creata dalla scrittrice, sostenendo di essersi man mano sempre più appassionati al libro.
Da tutti gli interventi di questa giornata noi ragazzi abbiamo imparato molto non solo della figura di Don Enrico, ma anche dei suoi stessi insegnamenti e porteremo con noi, nelle nostre attività quotidiane le sue raccomandazioni, principalmente quella in cui ci invita a “non lasciarci spegnere i sogni”.