“Il debito pubblico italiano ammonta a duemilaquattrocento miliardi di euro. Se disponessimo, una sull’altra, duemilaquattrocento miliardi di monete da un euro dal lato dello spessore, otterremmo otto torri la cui altezza è pari alla distanza tra la Terra e la Luna”. Questo è soltanto uno degli esempi di cui il celebre economista italiano Carlo Cottarelli, dirigente del nuovo Osservatorio sui conti pubblici all’Università Cattolica di Milano e docente all’Università Bocconi, si è servito per rendere accessibili anche ai più giovani e meno esperti alcune delle tante e attuali dinamiche economiche del nostro Paese.
Questo è quanto accaduto giovedì 12 dicembre, alla presentazione, per la prima volta in Puglia, del suo nuovo libro, edito da Feltrinelli, “Pachidermi e pappagalli. Tutte le bufale sull’economia a cui continuiamo a credere”. L’evento, organizzato da “Il libro possibile – Winter”, si è tenuto nella sala Aurora dell’Hotel 90 di Capurso. Il dibattito, moderato da Rossella Santoro, ha visto, tra gli altri, l’intervento del sindaco di Capurso, Francesco Crudele.
Anche una folta delegazione di studenti del “Simone-Morea”, accompagnati dalle professoresse Luisa Brattico e Milena Scagliusi, ha partecipato all’incontro, chi per approfondire le proprie conoscenze pregresse sull’economia italiana e mondiale, chi per approcciarsi a questo mondo per la prima volta. “La lettura di questo saggio nel liceo -spiega la Santoro – nasce dall’esigenza di colmare la mancanza dell’insegnamento curriculare dell’economia”.
Nel suo libro, Cottarelli parla di come la realtà economica venga percepita dal popolo e affronta con schiettezza il tema delle “fake news”. Spesso le bufale contengono elementi di verità. Tuttavia, è bene discernere la realtà dei fatti dalle esagerazioni create dai social. Sono proprio questi ultimi, infatti, a giocare un ruolo fondamentale nella diffusione delle bufale, tanto di natura politica, quanto economica.
Con gli stessi toni franchi e la logica che contraddistingue chi lavora coi numeri, Cottarelli ha approfondito numerose delle tematiche già trattate all’interno del suo libro: quota 100, l’obiettivo del MES (Meccanismo europeo di stabilità), la spesa pubblica italiana. Intonando alcune note della canzone del comico capursese Checco Zalone, l’economista ha accennato alla prima Repubblica, quando ancora il debito pubblico non aveva preso il sopravvento. Nel folto pubblico, si è, allora, palesata ai nostri occhi ammirati e, ammettiamolo, un po’ curiosi la mamma dell’attore, alla quale Carlo Cottarelli non ha mancato di rivolgere i complimenti per le encomiabili doti e la genialità del figlio, il quale è peraltro assai legato alla nostra Conversano, dove ha studiato da liceale.
Un’analisi spietata sui luoghi comuni a cui ci ostiniamo a credere, quella di Cottarelli. Altrettanto spietato risulta essere il ritratto dell’Italia tracciato nei suoi film dal comico pugliese che sarebbe splendido aver presto ospite nelle scuole dove ha anche girato alcune scene significative del suo penultimo film!
LUDOVICA STRIPPOLI, V B LC