La giornata di martedì 8 febbraio 2022 rimarrà impressa nella storia della tutela
dell’ambiente. Finalmente essa, e non solo, entra nella nostra Costituzione. Un
primo passo per difendere l’unico pianeta che ci possa ospitare.
Dopo un lungo periodo di trattative e lavori, anche la Camera ha detto sì alla
modifica degli articoli 9 e 41 della Costituzione, dopo il consenso del Senato il 3
novembre 2021. In realtà gli articoli non sono cambiati, ma sono state aggiunte delle
modifiche specifiche. L’articolo 9 infatti recitava: “La Repubblica promuove lo
sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il
patrimonio storico e artistico della Nazione.” Oggi è stata aggiunta la tutela
dell’ambiente, degli animali, della biodiversità e dell’ecosistema.
Nell’articolo 41 ora è scritto che lo sviluppo economico deve essere sostenibile, cioè
deve avere un impatto minimo sull’ambiente. Sono convinta che queste modifiche siano fondamentali per molte ragioni. In primo
luogo, per l’ambiente stesso. Quante volte si è sentito parlare negli ultimi anni di
riscaldamento globale, effetto serra, eventi sempre più imprevedibili e disastrosi? È
il momento di agire, combattere contro questi fenomeni ogni giorno più
preoccupanti e minacciosi. Bisogna lasciare alle future generazioni un mondo più
bello, “sano”, meno pericoloso. Ogni nostra azione ha delle conseguenze, sia
positive che negative. Se buttiamo una lattina per terra, diamo fuoco a un albero,
lasciamo accesa una lampada troppo a lungo; se moltiplichiamo tutto questo per più
di sette miliardi di persone, domani, che mondo avremo? Facciamo in modo di
prevenire e lottare contro ciò, cercando di fare ognuno la propria parte, grande o
piccola che sia.
Vittoria Nappi, 2^G