Martina Di Taranto – Lucia Mondella dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni e Violetta Valery de La Traviata di Giuseppe Verdi, due donne che non si conoscono, appartengono a periodi diversi, una al 1600 e l’altra al 1800, una vive in un villaggio nel Ducato di Milano ed è una popolana, l’altra vive a Parigi e fa la cortigiana. Una è solo frutto dell’immaginazione di uno scrittore, l’altra è nata da un’ispirazione di un compositore. Sono così diverse, ma una cosa in comune ce l’hanno, ed è il sentimento più bello che una persona possa provare: l’amore.
Loro sono due donne romantiche che come tutti, per raggiungere il loro obbiettivo, devono superare degli ostacoli.
Violetta Valery vivendo da cortigiana ha una vita fantastica: può andare alle feste, vestirsi con abiti eleganti, indossare gioielli, insomma non le manca nulla, la sua vita è perfetta quando… all’improvviso entra un uomo nella sua vita che le dichiara un amore sincero! Inizialmente non sa che fare, però non gli nega la sua amicizia. Sola nella sua stanza pensa; la sua mente dice che è troppo tardi per cambiare vita, quella che sta conducendo le piace e poi è anche ammalata di tisi e non sa quanto tempo le rimarrà ancora da vivere. Il suo cuore però, dice esattamente il contrario, per l’amore non è mai troppo tardi e Violetta può ancora cambiare vita. La cortigiana ascolta il suo cuore, è felice che qualcuno la ami non per come è fuori, ma per com’è dentro. Si innamora di Alfredo e va a vivere con lui. Il momento di piacere, però dura poco perché. Tra la storia d’amore di Violetta e Alfredo, si intromette il papà di lui che ordina a Violetta di lasciare il suo amato, altrimenti il nome della famiglia sarà messo in cattiva luce.
Anche Lucia Mondella viene ostacolata, sta per sposarsi con il suo Renzo, quando Don Rodrigo impedisce il matrimonio perché è innamorato di Lucia.
Sia Violetta che Lucia vogliono proteggere i loro amati, ognuna costretta a lasciarlo per un motivo diverso, entrambe dovranno affrontare delle difficoltà.
Violetta esegue gli ordinidel padre di Alfredo: lascia la ragione per la quale ha cambiato la sua vita, però prima si assicura che continuerà ad amarla proprio come farà lei.
Lucia lascia la cittadina dove è nata, cresciuta, quella in cui non sa se potrà tornarci e quella in cui ha immaginato una vita con Renzo. Ad affrontare il viaggio ci sono anche sua madre e Renzo, però si sarebbe dovuta separare da loro, non appena giunti a destinazione, perché Don Rodrigo voleva rapirla. Lucia non sa se potrà ritornare dai suoi monti e torrenti, non sa quale sarà il suo destino, ma per l’amore è disposta a tutto e grazie alla fede che ha in Dio non perde la speranza, neanche quando sta per morire
Tutte e due le donne romantiche vengono ripagate per i loro sacrifici.
Violetta non viene ripagata del tutto perché riesce a rivedere il suo amato Alfredo soltanto in un letto in punto di morte. Prima che lei se ne vada, lui riesce ad essere perdonato e con lui anche il padre che si accorge del vero amore che c’è fra i due troppo tardi.
Per Violetta non c’è un lieto fine, ma per Lucia sì: grazie alla sua fede che ha per Dio, riesce a superare tutti gli ostacoli e a mettere la parola fine ad un brutto capitolo della sua vita, iniziandone un altro accanto al suo sposo Renzo.