di Nicola Pizzagalli
Durante questo periodo reclusi in casa senza vedere amici, parenti e senza andare a scuola, abbiamo avuto modo di riflettere e di capire cosa ci manca della vita di tutti i giorni, imparando ad apprezzare cose che durante la vita sembrano cose normali. Per questo abbiamo deciso di fare dei sondaggi tra gli alunni, chiedendo loro cosa manca di più della scuola.
Ecco i risultati da una campione statistico di 201 studenti (che ringrazio!)
Agli studenti mancano maggiormente
La classe e i compagni (115)
Ben al 57% dei votanti mancano i compagni; ecco cosa mancherà anche ai maturandi che usciranno, i compagni e i legami creati in questi anni. Manca anche scherzare, parlare con i professori, e mancano i compagni di banco.
L’intervallo e il bar (40)
Secondo il sondaggio solo al 20% mancano l’intervallo e il bar anche se, dai miei ricordi, il bar mi sembrava abbastanza frequentato agli intervalli e mi sembrava che ci fossero in giro tante persone nei corridoi, quasi da far fatica a passare (altro che distanziamento sociale!).
Gite e uscite didattiche (24)
Ahimé, solo al 12% dei ragazzi manca uscire durante le ore di lezione o fare gite all’estero: chissà se ai chimici manca andare a raccogliere campioni per analizzarli, ai forestali andare in giro a riconoscere le piante o vedere le potature, agli altri le canzoni sul pullman o le rustichelle all’autogrill?
Le ore di lezione (8)
Solo al 4% degli studenti mancano le lezioni in classe, gli altri preferiranno stare dietro uno schermo dove i professori non ci vedono, e magari non sanno che stiamo seguendo la lezione stando nel letto.
I progetti e i pon (7)
Invece solo al 3% manca fare progetti durante le ore di lezione o progetti pon; dobbiamo forse ipotizzare che queste generazioni sono poco predisposte alla costruzione di nuove amicizie, nuove conoscenze, nuovi punti di vista.
Balzare la scuola (7)
Miracolosamente solo al 3% dei votanti manca saltare le ore di lezione (probabilmente per verifiche e interrogazioni) oppure per lezioni noiose.
In realtà tutte le voci sono rappresentate, quindi sono significative: è bello che in alto nelle preferenze ci siano i rapporti umani (le amicizie, l’intervallo), ma è importante notare che trovano posto, anche se in secondo
piano, anche le attività didattiche, prime fra tutte le uscite. E che anche ‘balzare’, antico sport un tempo praticato alla scuola superiore, sembri oggi relegato a pochi o pochissimi.
Valutando i risultati si intuisce che la scuola crea un forte legame di amicizia tra compagni di classe o colleghi di altri indirizzi e classi, un legame del quale normalmente non ci accorgiamo, in quanto li vediamo per tutto il periodo scolastico. Ora invece non vediamo l’ora di rincontrarci su quei banchi, nei corridoi e ai caloriferi