Il giorno 27 febbraio 2019 tutte le classi del liceo classico e scientifico di Conversano si sono incontrate al Pala San Giacomo per partecipare, durante l’assemblea d’Istituto, al fantomatico Quizzone. Si è trattata di una nuova attività, che si è tenuta per la prima volta nella nostra scuola e a cui hanno partecipato moltissimi ragazzi.
Il presentatore Gianni Babbo del liceo classico, già navigato showman televisivo. grazie alla sua bravura e al suo carisma, ha saputo coinvolgere non solo i partecipanti, ma anche il pubblico, facendo divertire gli alunni, dai più piccoli ai più grandi, attraverso battute eleganti e ben preparate.
I rappresentanti hanno convocato tutti i componenti delle squadre ed in seguito è avvenuta la premiazione della gara di scrittura creativa “Continua tu..”, organizzata dalle professoresse Brattico, Cardascia, De Toma e disputata dai ragazzi delle terze medie del territorio che hanno voluto cimentarsi.
A questa edizione speciale, hanno concorso diciotto racconti, scritti da alunni di Castellana Grotte, Cellammare, Conversano, Noicattaro.
Ecco a voi, amici del Morea, i vincitori ex aequo, scelti da una giuria popolare che ha espresso on line le sue preferenze e premiati dalla nostra Ds, prof.ssa Marilena Abbatepaolo.
“Ghali è il nome del mio migliore amico.
Quel giorno era appena arrivato in Italia e non sapevo nulla di lui, né della sua terribile avventura sul mare, ma lessi tutto nei suoi occhi. Essi mi dissero…
…: “Salvami, salva la mia anima annegata in questo mare”. Gli porsi la mia mano cercando di aiutarlo, indugiò prima di affidarsi a me, guardò il suo braccio, al quale mancava una mano, ma in seguito riscoprì nel mio sostegno l’unica speranza per andare avanti.
Pian piano si aprì a me, mi raccontò di sé: viveva in Libia con la sua famiglia, non erano ricchi, ma erano insieme ed erano felici, un solo abbraccio bastava a riaccendere un sorriso. Un giorno cominciò la guerra civile e i bombardamenti ed i suoi genitori persero la vita.
Ghali, rimasto solo, era riuscito ad imbarcarsi e, dopo aver scampato la morte nel naufragio, aveva raggiunto l’Italia, la salvezza, ma ormai aveva perso la vita, il cuore, se stesso insieme ai suoi cari. Aveva bisogno che qualcuno gli stesse vicino, perché a volte basta un sorriso a riaccendere negli occhi la speranza.
Mio padre era l’ufficiale della guardia costiera e quel giorno mi aveva portato con sé per potergli dare una mano e così facendo mi aveva donato un amico da salvare ed un sorriso da far risplendere”.
Bellucci,
Latrofa,
Armenise,
Colombi,
Losurdo.
Scuola media statale “Ronchi”,
CELLAMMARE
“IN RICORDO DELLA MIA ARTEMIDA
Non lasciatevi ingannare dal mio aspetto sbarazzino e sorridente. Sembro un fanciullo, ma ho ali di falco: posso viaggiare a 300 km l’ora. Sembro disarmato, ma guardatevi dalle frecce che impugno con la destrae dall’arco che nascondo dietro la schiena con la sinistra. Se volessi, potrei, in questo medesimo istante…
… lanciare a chiunque una delle mie folgoranti frecce. Esse non sono così innocue come sembrano, perché tolgono alla vittima 10 anni della sua vita e li donano a me. Da sempre cercavo la donna ideale per me, le altre le concedevo ai mortali, lanciando loro le mie frecce. Ma un dì la incontrai… Artemida era il suo nome, capii dal suo sguardo che da quel giorno, le nostre strade non si sarebbero mai più separate. Era di una bellezza inimitabile, i suoi occhi erano grandi e quando li guardavo mi perdevo nel labirinto che essi nascondevano; i suoi capelli rossi come l’amore ch’io stesso provavo per lei e ondulati come le onde del mar Egeo in tempesta; le sue labbra sottili e rosee come petali di un bocciolo di rosa.
Di lei mi innamorai immediatamente, perciò non me la sentii di lanciarle una delle mie frecce. La mortale mi notò ed io istintivamente scappai. Sapevo che sarei tornato da lei per rivederla e così fu; la rividi e mi sembrò più bella che mai, ella con mio totale stupore, avvicinò le sue morbide labbra mortali alle mie. Non avevo mai provato il bacio mortale!
Quando l’incanto finì c’era solo il buio; da quel dì Artemida è solo un ricordo”.
Io viaggio nell’Ade.
Baldassarre,
Ridolfi,
Di Leo,
Iusco,
Rotunno
Scuola media statale “Carelli-Forlani”, plesso Forlani
CONVERSANO
Tornando al Quizzone, fortemente voluto dai rappresentanti d’Istituto De Bari, Demattia, Ligorio, Stagno, prima di cominciare a giocare è stato esplicitato il regolamento. Da sottolineare è stata l’onestà e la correttezza dei partecipanti, che hanno seguito le regole in maniera esemplare.
Nel corso del gioco sono comparsi pittoreschi personaggi come “l’alieno” e “lo Iettatore”, che ponevano domande solo ai capitani delle squadre, come avviene nella trasmissione televisiva “Avanti un altro!”. Sembrava proprio di assistere a una di queste, grazie all’atmosfera che si era creata!
Alle finali si sono presentate le due squadre migliori delle rispettive scuole, che si sono impegnate a fondo per tener alto il buon nome del loro Liceo.
Alla fine, il Quizzone è stato vinto dalla squadra finalista del Liceo classico, che si è aggiudicata un pranzo offerto dal famoso ristorante polignanese “Pescaria”.
A detta di molti, è stata una tra le più accattivanti assemblee d’istituto. Si ringraziano ovviamente i rappresentanti e tutti coloro che hanno li aiutati nella riuscita di questa iniziativa.
EMANUELE LACITIGNOLA, I B LC
PASQUALE SPILLO, II B LC