//Concorso Associazione Italiana Persone Down con il patrocinio della Fondazione Magnetto. IL MIO AMICO SPECIALE di Piersalvatore Luciano Classe Prima B Scuola Secondaria di Primo grado di Atella

Concorso Associazione Italiana Persone Down con il patrocinio della Fondazione Magnetto. IL MIO AMICO SPECIALE di Piersalvatore Luciano Classe Prima B Scuola Secondaria di Primo grado di Atella

di | 2019-04-27T21:54:11+02:00 27-4-2019 21:29|Alboscuole|0 Commenti

Ho un amico speciale, si chiama Pietro ed è mio cugino.

Ha nove anni, lui ha la sindrome di Down, ma per me è un bambino come tutti gli altri.

Ho anche altri cugini, ma con lui ho legato in modo particolare: siamo diventati amici fin dal primo instante in cui ci siamo conosciuti.

Da piccoli eravamo entrambi molto timidi, ma col tempo abbiamo cominciato a prendere confidenza e siamo arrivati ad essere quello che siamo oggi: degli amici inseparabili.

Spesso Pietro viene a casa mia, mangiamo insieme il delizioso pranzo preparato da mia mamma e in seguito facciamo i compiti e io lo aiuto se trova qualche difficoltà.

Finiti i compiti ci permettiamo un pò di relax tra merende e giochi vari, ci divertiamo tanto a fare qualche tiro in rete e qualche passaggio con il pallone, con lui mi diverto come non mai!

Nel mondo però ci sono persone che trattano male i bambini speciali come Pietro, che li offendono o che li deridono.

A me ciò dispiace e mi fa molto male perché lui è un bambino come tutti gli altri e che dovrebbe essere considerato come tutti gli altri o anche meglio.

Stando insieme a lui ho imparato a conoscere le sue numerose doti e qualità: è molto bravo in informatica. Sa usare benissimo il cellulare e tutte le sue applicazioni e conosce a memoria i testi di numerose canzoni.

Pietro ha, inoltre, una spiccata sensibilità che lo distingue dagli altri, in quanto riesce prima di tutti a capire quando una persona è triste o preoccupata e corre da questa ad abbracciarla e a riempirla di coccole.

Egli, come tutti i bambini speciali, è ingenuo, affettuoso con tutti e non riesce a comprendere la cattiveria e la furbizia che a volte si celano dietro tante persone che si fingono suoi amici.

Pietro non farebbe mai del male a qualcuno!

Per questi motivi, proprio perché è un bambino innocente e indifeso, io mi sento in dovere di proteggerlo e di difenderlo.

Secondo me tutti dovrebbero provare l’esperienza di avere accanto un amico speciale come il mio, in quanto ciò permetterebbe a molti di uscire fuori dal proprio egoismo e di apprezzare la diversità che c’è in ognuno di noi e che ci rende speciali e unici, gli uni per gli altri!