di Francesca Quindici classe 2^I- Gli alunni della 2^ I presentano alle classi dell’Istituto Comprensivo “Angiulli De Bellis” una triste pagina di storia italiana.
Il loro slogan: “Con le foibe il genere umano ha toccato il fondo”.
Il giorno 10 febbraio con la professoressa di lettere abbiamo celebrato la Giornata del Ricordo ed abbiamo voluto condividere le nostre riflessioni con le altre classi della nostra scuola. Abbiamo realizzato tanti piccoli cartelloni nei quali abbiamo scritto uno slogan e fatto un disegno che lo rappresentasse; poi abbiamo portato un cartellone in ogni classe. In questo modo abbiamo voluto far capire ai nostri compagni che, oltre che con i campi di sterminio nazisti, il genere umano ha toccato il fondo della cattiveria attraverso le foibe. Queste erano delle cavità naturali molto profonde situate nella zona dell’Istria e del Friuli Venezia Giulia dove, negli anni successivi alla fine della Seconda Guerra Mondiale, vennero fatte cadere migliaia di persone per il semplice fatto di essere italiane e quindi sospettate di far parte del regime fascista. Queste atrocità furono compiute dai comunisti seguaci del dittatore jugoslavo Tito.
Ci siamo accorti che gli alunni delle classi, che ancora non avevano trattato questo argomento, erano molto curiosi e interessati, mentre gli alunni che già lo conoscevano, lo erano di meno. Forse la conoscenza porta all’indifferenza? Questo non deve mai accadere. Io penso che questo argomento debba essere conosciuto e diffuso nelle scuole così come quello dello sterminio degli ebrei, perché non è giusto che tutte quelle persone che sono morte in un modo così terribile, debbano essere anche dimenticate. Noi ragazzi della 2^ I abbiamo provato a metterci nei panni delle persone che venivano scaraventate nelle foibe e abbiamo provato tanta angoscia per loro.
Inoltre ci siamo sentiti molto vicini a questa storia che è accaduta dopo la Seconda Guerra mondiale e quindi è molto vicina a noi.