//Con Franco Portinari e Giovanna Carbone alla scoperta di Primo Levi

Con Franco Portinari e Giovanna Carbone alla scoperta di Primo Levi

di | 2019-06-10T09:59:40+02:00 4-6-2019 9:33|Alboscuole|0 Commenti
Lo scorso 25 febbraio, in occasione del Mese della Memoria, nell’aula magna di via Millico abbiamo intervistato Franco Portinari e Giovanna Carbone con il collegamento Skype. Sono gli autori della graphic novel dedicata a Primo Levi dal titolo “174 517”. Un numero come titolo? Ebbene sì. Era quello tatuato sul braccio sinistro del chimico italiano imprigionato nel campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia

Abbiamo posto loro delle domande sulla colorazione e sull’illustrazione del volume, e ci hanno risposto chiaramente e volentieri. Ci hanno spiegato come è nata l’idea e ci hanno fatto vedere un video sulla sua realizzazione, che è durata circa 10 mesi.

I due vivono a Milano e lavorano per il Corriere della Sera. Collaborano da circa 30 anni e sono anche marito e moglie. Colpiti dalla storia di Levi, volevano farla conoscere attraverso il loro linguaggio, quello del fumetto, immaginando i personaggi e le ambientazioni, appassionando e incuriosendo così i lettori. Per farlo, hanno preso spunto dai libri dello stesso Levi, che raccontano la sua prigionia e il ritorno a casa.

In particolare, Giovanna Carbone ci ha raccontato di aver avuto un’insegnante anch’ella deportata nei campi di concentramento e a scuola faceva vedere il marchio che portava stampato addosso, proprio come Primo Levi ha fatto per non far dimenticare alle persone le ingiustizie e le violenze che hanno subìto gli ebrei nei campi di sterminio.

È stato molto bello incontrare gli autori (quasi) dal vivo e porre loro delle precise domande. Per noi è stato interessante leggere e conoscere questa storia. Eravamo molto soddisfatti e tuttora lo siamo.

Franco Portinari e Giovanna Carbone vogliono trasmettere il messaggio di Primo Levi a tutti, ma soprattutto ai giovani di oggi.

Voi che vivete sicuri

nelle vostre tiepide case,

voi che trovate tornando a sera

il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo

Che lavora nel fango

Che non conosce pace

Che lotta per mezzo pane

Che muore per un SI o per un NO

(Primo Levi)