//COME SARA’ VENEZIA TRA MILLE ANNI?- (Un mio racconto fantastico).

COME SARA’ VENEZIA TRA MILLE ANNI?- (Un mio racconto fantastico).

di | 2018-07-22T07:57:43+02:00 22-7-2018 7:57|Alboscuole|0 Commenti
di Davanzo Maria Margherita 1^ A Scuola Secondaria di 1° grado. Amo moltissimo la mia città. Ho deciso di dedicare a questa bellissima città e a tutti i suoi abitanti un racconto “fantastico”. Sono partita per andare a fare un viaggio interstellare! Ho visitato alcuni pianeti, la Luna e Marte. Però avevo troppa nostalgia della mia città! Allora presi una prima decisione di tornare. Nel pensare più approfonditamente mi resi conto che non avevo alcuna idea di come nel frattempo la città poteva essere cambiata. Presi la mia definitiva decisione: dovevo tornare! Venezia aveva bisogno di me, e io avevo bisogno di Venezia!!!! Secondi, minuti, ore, giorni, anni, dentro quella navicella spaziale, non ne potevo più!!!!! Ma finalmente il viaggio era finito. Ero arrivata a destinazione! La navicella era atterrata! Camminando lungo il Ponte di Calatrava ho visto Venezia dentro una grande bolla, fatta con il vetro di Murano, pieno di Murrine!!! Quella fantastica sensazione che ho avuto in quel preciso momento vedendo Venezia in quella immensa bolla, mi aveva fatto notare che tutto ciò era inspiegabile. Avevo un dubbio, come faceva Venezia a stare così in alto? (mi chiesi tra me e me!). Cercai di darmi una risposta! Poteva essere stata l’acqua della laguna che con il tempo era scesa, ma quella bolla, sembrava quasi dipinta per come si vedeva bene Venezia! Forse c’era un’atmosfera particolare che la teneva sospesa,….. quella bolla era davvero strana! Mi feci coraggio! Cercai di entrare! …. ma c’erano moltissimi uomini a Piazzale Roma che era il posto in cui atterravano aerei, navicelle spaziali e in più arrivavano continuamente automobili con turisti per visitare Venezia. Qualche minuto di riflessione …. Pensai molto perché avevo paura di entrare dentro la bolla infatti temevo che con il mio peso potesse scoppiare facendo così cadere Venezia dentro il Buco Nero. C’erano degli uomini che erano lì apposta! Questi dicevano che si doveva trattenere il respiro per entrare, ma la cosa più importante era che: …. Ad ogni bambino appena subito dopo la sua nascita gli veniva fatto un timbro incancellabile sulla spalla con il quale veniva disegnato “IL LEONE DI SAN MARCO “…. Quindi per entrare si doveva mostrare questo timbro. Se lo avevi: potevi entrare! Decisi di farmi apporre il timbro! A questo punto entrai a Venezia, era tutto così bello! Ero proprio contenta di essere tornata nella mia città. Non c’erano più turisti per fortuna! I muri erano colorati, il pavimento aveva i “masegni” lucidi, i palazzi erano bianchi come l’avorio, le scuole erano ordinate con alunni bravi e che si impegnavano molto nello studio. Decisi di andare verso Piazza San Marco. Era ancora incantevole! Mi ricordai che c’era anche il ponte più famoso al mondo e immediatamente mi incamminai per verificare che c’era ancora. Pensai: il Ponte di Rialto resterà sempre meraviglioso, con i suoi “negozietti” all’interno. Osservando la città con le sue bellissime e caratteristiche calli, chiese, monumenti, campanili, tutti luoghi che ogni persona desidera vedere e frequentare e che visitandola suscita sensazioni ed emozioni allora non potevo più allontanarmi perché se questa meravigliosa città attrae e affascina da tantissimo tempo le popolazioni che hanno diversa cultura, religione e lingua la conseguenza non potrà che essere soltanto una e cioè che:“VENEZIA PUO’ DIVENTARE LA CAPITALE D’EUROPA E LA CITTA’ PIU’ BELLA DEL MONDO!”