di Lapo Ruggero Holmes, Classe 3^B. – Nel Medioevo, i castelli non dominavano solo le battaglie, ma la società in sé. Le fortificazioni sono più antiche della guerra stessa, ma il castello medievale è particolare – un rifugio ed una dimostrazione di abilità militare, una residenza reale ed un simbolo di potere, un centro di giustizia e governo – oggi, le antiche rovine di queste fortezze sono ritrovate dalla costa Atlantica alle colline della Siria, imponenti rovine provenienti da un mondo perduto. Dopo una lunga analisi dei principi chiave di queste enormi residenze attraverso ben quattro secoli, e innumerevoli test su simulatori di battaglie e software di modelli in 3D, sono riuscito a creare “il Castello Perfetto”. Quando si costruisce un castello, la prima cosa da considerare è la posizione. Un castello dovrebbe dominare il paesaggio ed essere capace di “vedere” in tutte le direzioni, quindi una colline è l’ideale. Meglio ancora se la collina è vicino ad un fiume, poiché esso offre da solo grande protezione contro potenziali attacchi. Inoltre, è assolutamente essenziale una fonte locale di pietra e legno, poiché al tempo il trasporto di tali materiali arriverebbe a costare di più dei materiali stessi. Ci deve anche essere una fonte sicura di acqua dolce, per esempio il fiume, e cibo per sostenere gli abitanti. Il castello di partenza perfetto è probabilmente un “Motte & Bailey”, un design popolare tra i Normanni, che ne costruirono centinaia in Inghilterra durante la loro conquista della zona. La “Motte” è una collina, naturale o costruita a mano. Ma non si tratta solo di un mucchio di terra: una ‘motte’ è costituita, se costruita artificialmente, da strati alternanti di pietra, argilla e fango, che aumentano la stabilità del castello. Una tipica ‘motte’ è alta 8 metri e larga fino a 50. La sua cima può essere facilmente difesa da una palizzata in legno e da una torre, abitazione del Signore e del suo seguito, ultimo rifugio in caso di attacco. Giusto accanto a questa struttura ci deve essere la “Bailey”, una zona molto più ampia e più in basso nella collina, sempre delimitata da una palizzata. Nella ‘bailey’ risiedono tutti gli edifici importanti del castello, come le stalle, la cucina, i magazzini e la fucina. Le palizzate di legno sono altamente vulnerabili al fuoco e alla putrefazione, perciò devono essere rimpiazzate da delle mura di pietra il prima possibile. Le mura dovrebbero essere dotate di merlature, per proteggere gli arcieri durante un attacco. Un piccolo cancello posteriore, noto come “porta di Sally”, può essere usato durante un assedio per far entrare ed uscire messaggi segreti dal castello o per lanciare attacchi sorpresa al nemico. Nella Francia meridionale, alcuni sovrani ignorarono l’approccio ‘Motte & Bailey’ e costruirono direttamente robuste torri di pietra simili piccoli castelli. Un edificio del genere offre sicurezza e alloggio migliori di una semplice torri di legno. Il problema è che se costruisci uno di questi mini-castelli sopra una ‘motte’, il peso dell’enorme quantità di pietra necessaria alla costruzione la farà collassare. Alcuni lord optarono per un compromesso: un design “a conchiglia”, che conservava la ‘motte’ con la sostituzione della tradizionale palizzata in legno con un muro di pietra circolare. Ma un alloggio reale realmente imponente necessita di essere costruito da zero su fondamenta preparate con cura. Una tipica fortezza in pietra è rettangolare, alta da due a quattro piani e con muri spessi fino a 6 metri. La costruzione potrebbe richiedere fino a dieci anni e costare una fortuna, quindi grandi fortezze come questa venivano solo costruite da monarchi e ricchi nobili. Le fortezze più grandi hanno torri ad ognuno degli angoli. All’interno, potrebbero esserci una sala per i pasti e l’intrattenimento, appartamenti privati, una chiesa e vari magazzini. Un “forebuilding”, ovvero una struttura parallelepipedale posta attaccata all’entrata, con una porta rialzata di anche 5 metri, deve proteggere l’ingresso della fortezza, rendendola molto più difficile da raggiungere. Normalmente, l’ingresso si raggiunge tramite una scala in legno, che può essere rimossa o anche bruciata in caso di attacco. Se la fortezza ha anche una cantina, si ha un posto extra dove immagazzinare provviste, e non dove costruire un ‘dungeon’ della tortura, come si vede nei film. Il muro di cinta dovrebbe essere rafforzato da torri ad intervalli regolari. Queste devono essere molto sporgenti, in modo che in caso di attacco, il nemico si troverà sia attaccato dagli arcieri sulle mura, che da entrambi i lati. Le torri quadrate offrono una gran quantità di spazio extra per abitazioni e magazzini, ma i loro angoli sono un punto debole che può essere preso di mira dall’artiglieria nemica. Per questo ho deciso di optare per delle torri rotonde agli angoli e delle torri a “D” quando sono posizionate in mezzo ad un muro piatto. Delle feritoie, fessure per le frecce, sono assolutamente cruciali per qualsiasi muro e torre. Le prime versioni erano semplici fessure verticali, ma dal XIV Secolo divennero più comuni versioni a croce. L’obbiettivo ovvio per un attaccante è il cancello del castello, quindi le sue difese, la “gatehouse” devono essere particolarmente forti. La soluzione ideale è aggiungere quattro torri, due davanti e due dietro, un cancello interno e un cancello esterno e almeno due saracinesche. Queste porte metalliche a traliccio possono essere fatte cadere verticalmente da entrambi i lati per intrappolare gli aggressori in una “zona di uccisione”. I soldati della guarnigione possono poi usare dei buchi nel soffitto e nei muri per finire il nemico con massi e frecce. L’ingresso principale può essere ulteriormente protetto da un ponte levatoio, che può essere alzato in caso di attacco. Durante il medioevo, le ‘gatehouse’ divennero sempre più potenti, con molteplici ponti levatoi, cancelli e saracinesche… torri sempre più grandi e imponenti… e ogni muro e soffitto coperto da feritoie e buchi per macigni. Il castello che abbiamo adesso è capace di sopravvivere ad un assedio di diversi mesi. Ma per essere davvero epico, un castello dovrebbe avere una seconda cinta muraria, che comprende ovviamente le sue torri e la sua ‘gatehouse’. Quest’ultime dovrebbero essere posizionate a zig-zag tra loro, in modo che un nemico non possa semplicemente correre dritto per la fortezza. Le mura e le torri dovrebbero adesso essere dotate di caditoie di pietra, buchi posizionati tra i merli per buttare giù agli avversari grandi massi e possibilmente anche olio bollente. Il nuovo cortile esterno, o rione, consente di portare più edifici all’interno delle difese del castello: non dimenticate che un castello medievale è tanto una residenza quanto una fortificazione! Il fossato esterno può essere reso impermeabile con argilla e poi allagato con acqua per creare un ulteriore strato di difesa. Un fossato d’acqua ha anche un valore decorativo e può essere una fonte di pesce fresco. Un ultima difesa è un Barbicante: una specie di ‘gatehouse’ più piccola fuori dal castello, collegata attraverso un ponte sospeso alla ‘gatehouse ‘principale. In questo modo il ponte è molto in alto, così da non essere raggiunto dai nemici.