di Sangermano Sofia Marzia
C’è un’aria strana stasera, sembra inquiete,
invece cado nel caos dei miei pensieri e rimango in silenzio.
Alzandomi, lentamente, il tetto pare più basso le pareti più strette.
Claustrofobia di pensieri. Mi manca quasi il respiro, nel mio muovermi stretto.
Le gambe sentono il desiderio di correre, la mente di scappare via,
il corpo vuole svanire nel nulla. Fuggono fino allo sfinimento a tal punto da raggiungere:
una meta
splendente, meravigliosa, gioiosa, libera, un posto in cui si trovano vivi e morti.
Così fu il mare.
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