//Ciceri e Tria

Ciceri e Tria

di | 2019-05-22T16:33:39+02:00 21-5-2019 23:27|Alboscuole|0 Commenti
La storia di questo piatto è davvero antica, il poeta latino Orazio ne parla già nelle sue satire scritte tra il 35 ed il 30 a.C. Egli descriveva la minestra di ceci, porri, lagane intendono con quest’ultima parola, probabilmente, una pasta sfoglia simile alla nostra attuale pasta. La Tria è un formato di pasta trafilata al bronzo, la storia di questo formato è davvero antica. Il termine “Tria” deriva alla lingua araba “Ytria” che indicava appunto la pasta secca, simile ad una tagliatella di una larghezza di circa 2 cm, questo si è, poi, diffuso nel Salento, oltre che in Sicilia, ed è stato abbinato appunto a questo piatto.  Oggi nei menù delle trattorie e dei ristoranti salentini è possibile gustare, in ogni momento dell’anno, quello che è considerato uno dei piatti tipici della tradizione salentina. Il 19 Marzo, giorno della festività di San Giuseppe, è la principale portata delle grandi tavolate familiari.   INGREDIENTI:
  • Grano duro macinato 300g
  • Ceci secchi 250g
  • Aglio 2 spicchi
  • Peperoncino ½
  • Sale q.b.
  • Olio di semi di arachidi 250ml
  • Alloro 2 foglie-
  • Cipolle una
  • Olio extra vergine d’oliva q.b.
  • Pepe q.b.
  PROCEDIMENTO Lasciare in ammollo i ceci per otto/nove ore. Scolate i ceci dall’acqua e cuocere in acqua fredda per circa due ore fino a quando non saranno ben cotti. Salate i ceci a fine cottura. Nel frattempo preparare la pasta: mescolate la semola con una presa di sale, due cucchiai di olio e acqua quanto basta da ottenere un impasto liscio ed omogeneo, fate riposare l’impasto per un’ora. Prendete l’impasto e stendetelo con un mattarello fino ad ottenere una sfoglia sottile di circa 2/3mm, spolvera con la semola, ripiegare su se stessa e  realizzare delle tagliatelle, successivamente dividere in pezzi di circa 10 cm di lunghezza. Attorcigliate ciascun pezzo di pasta per dare una forma a spirale e fare asciugare la pasta per circa un’ora. In un pentolino scaldare l’olio di semi e quando è ben caldo, friggere 1/3 della pasta, cuocere fino a doratura. Tagliare finemente la cipolla e il peperoncino, porre tutto in una casseruola con l’aglio schiacciato e qualche cucchiaio di olio. Fare insaporire per un paio di minuti, aggiungere ceci precedentemente cotti e scolati. Coprire con circa 300/350ml di acqua calda (o brodo). Regolare il sale e cuocere per circa 15 minuti, infine eliminare l’aglio. Cuocere la pasta restante in acqua bollente salata, infine scolare e aggiungere i ceci, lasciare insaporire qualche minuto. Servire e aggiungere la pasta fritta. Condite con olio extra vergine d’oliva a crudo e pepe macinato al momento. A cura degli alunni della Classe IV C Enogastronomia