Challengers è un film prodotto dal regista italiano Luca Guadagnino e uscirà nelle sale italiane il prossimo 24 aprile. Zendaya è la protagonista insieme a Josh O’Connor e Mike Faist. È una storia incentrata sul tennis, ma in realtà il tennis è un pretesto per parlare di una partita più grande, una partita di sentimenti tra i tre ragazzi. È la storia di due amici fraterni: Art, interpretato da Mike Faist, e Patrick, interpretato da Josh O’Connor, cresciuti insieme sui campi da tennis dove incontrano un’altra giovane e brillante promessa del tennis: Tashi, interpretata da Zendaya. Tra loro si crea un intenso rapporto, e i ragazzi cercheranno di contendersi l’amore di lei. Quando Art, che nel frattempo è diventato una star del tennis, partecipa a un challenger, ovvero un incontro di livello inferiore nel mondo dei tornei professionistici, si trova di fronte proprio Patrick, che ormai conduce una vita disastrata. Sarà Tashi, con il bisogno di controllare tutto e tutti, a determinare gli esiti tra i due sfidanti nonché contendenti d’amore. In questo film i personaggi sono in qualche modo collegati. Vogliono qualcosa dalla vita, che pensano di non ottenere da soli, e per questo cercano sempre qualcosa dagli altri. Il loro rapporto è caotico, si amano e si odiano allo stesso tempo. Ma il vero duello si incentra sul problema della vita. Da una parte c’è in gioco l’amicizia e dall’altra c’è in gioco una bellissima donna, e lo strumento utilizzato per esprimerlo è proprio lo sport. “Ogni scena è proprio come una partita di tennis, c’è sempre tensione dall’inizio alla fine e Luca Guadagnino è stato incredibile nel mantenerla viva per tutto il film”, parole di Zendaya. I protagonisti sembrano dei veri giocatori di tennis e per ottenere certi risultati sul set si sono allenati ogni giorno per sei settimane sul campo e in palestra, e hanno avuto come allenatore niente di meno che Andre Agassi, uno dei tennisti più forti di tutti i tempi capace di vincere il Career Grand Slam, la medaglia d’oro in singolare ai Giochi Olimpici e 60 titoli ATP. Però c’è da aggiungere anche la bravura del regista nell’inquadrare le controfigure che hanno fatto diventare i nostri attori dei campioni!