Alessandra Liso classe III A- laboratorio di scrittura creativa Prof.ssa A.Daniela De Nicolo-
Durante le ore di Italiano con la nostra insegnante abbiamo sperimentato un metodo di scrittura creativa alla ricerca della poesia nascosta: il caviardage! L’esperienza è stata davvero molto entusiasmante e interessante perchè abbiamo creato e prodotto noi delle poesie.
A tutti prima o poi capita di voler scrivere poesie ma spesso il foglio bianco ci incute timore, allora perchè non cercare la poesia nascosta in una pagina di libro strappata a caso?
Ma il CAVIARDAGE, che cos’è?
Cerchiamo di comprendere questo processo a partire dal significato della parola. Caviardage deriva dal francese CAVIAR, caviale. Potremmo tradurre impropriamente con “cavialeggiare” cioè annerire. In effetti l’azione di “caviardage” era quella che si faceva in passato per sopprimere in alcuni scritti dei passaggi ritenuti immorali dalla censura.
Nel nostro caso (dopo aver salvato le parole dell’anima) verranno ‘annerite’ le parti (frasi o parole ) che non ci servono, per mettere in evidenza quanto resta. Quindi in arte generalmente tale tecnica consiste nell’eliminazione di parole o frasi per ottenere un componimento poetico. Noi lo faremo non per dedicarci ad un attività che abbia come fine il risultato estetico o per dedicarci a un genere letterario, la poesia appunto, ma per esprimere quello che sentiamo nel profondo.