Lunedì 5 novembre a Rocca San Giovanni gli alunni della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado hanno ricordato assieme all’amministrazione comunale la Giornata dell’Unità nazionale e delle forze armate, istituita nel 1919 per commemorare la vittoria italiana nella prima guerra mondiale (il 4 novembre 1918 entrò in vigore l’armistizio di Villa Giusti). Noi alunni del plesso scolastico di Rocca San Giovanni abbiamo sfilato nel centro storico fino ad arrivare in piazza, dove abbiamo cantato l’Inno d’Italia e abbiamo sventolato le bandiere. La piazza era addobbata con bellissime strisce tricolore, che scendevano dal balcone del comune. Il sindaco insieme al minisindaco dei ragazzi ha depositato una corona sulla lapide sotto il porticato del comune. Questa manifestazione mi ha fatto riflettere: sono trascorsi cento anni dalla fine della prima guerra mondiale, che ha causato la morte di milioni di persone e nel corso della quale i nostri soldati hanno combattuto per arrivare alla vittoria, sconfiggendo gli Austriaci.
Abbiamo continuato il corteo e ci siamo recati alla villa comunale “Il Castello”, dove il sindaco ha deposto una corona davanti al monumento dei caduti.
Il minisindaco dei ragazzi ha letto un breve testo di ringraziamento all’amministrazione comunale, alla Dirigente Scolastica e ai docenti per la loro collaborazione.
I bambini della scuola primaria, classi quarta e quinta, hanno recitato delle poesie. I ragazzi della classe prima della scuola secondaria di primo grado hanno recitato le poesie di G. Ungaretti, che partecipò alla guerra.
Noi alunni della classe seconda della scuola secondaria di primo grado abbiamo letto alcuni passi, che ci sono sembrati particolarmente significativi, tratti da “Un anno sull’altipiano: diario di un alpino” dello scrittore Emilio Lussu. In questo celebre romanzo, che è una delle opere più interessanti della letteratura italiana sulla prima guerra mondiale, l’autore ha riportato le sue esperienze di un anno in trincea sull’altopiano di Asiago. Abbiamo inoltre ricordato il romanzo “Niente di nuovo sul fronte occidentale” dello scrittore tedesco E. M. Remarque, considerato uno dei testi più convincenti contro la guerra, di cui mostra gli orrori con realismo e pietà.
Gli alunni della classe terza hanno recitato delle poesie in spagnolo. A conclusione dell’evento abbiamo cantato “La leggenda del Piave”: questo fiume attraversa il Veneto ed è noto come fiume sacro alla Patria. Il sindaco ha salutato tutti i partecipanti con un discorso, con il quale ci ha fatto capire l’importanza della fratellanza, della pace e della libertà.