Di Francesco Ucci classe I A
La persona per cui provo una grande ammirazione è il mio papà.
Fin da quando ero piccolo lui nel tempo libero è stato sempre al mio fianco insegnandomi tante cose dalle più semplici alle più complesse.
Ricordo che, quando ero piccolo, mi veniva a riprendere all’asilo, e insieme, prima di rientrare a casa, mi portava alla cartolibreria a comprare colori e matite, qualche altra volta all’edicola a scegliere macchinine.
Crescendo ha continuato ad essermi vicino e ad insegnarmi cose più difficili.
Un momento emozionante l’ho vissuto quando mi ha spiegato come andare in bici senza rotelle.
Attualmente la domenica mattina usciamo insieme in bici percorrendo tutta la pista ciclabile.
Vivendo con lui tante esperienze riesco ad essere più sicuro affrontando meglio le mie giornate.
Ammiro il suo coraggio.
Un giorno un serpente stava attraversando la strada di casa mia e lui senza paura ha preso un bastone e lo ha allontanato.
Un altro aspetto che di lui mi piace è la costanza con cui organizza il suo tempo, infatti due pesciolini rossi, vinti alle feste di settembre cinque anni fa, sono ancora vivi grazie alla costanza del mio papà che gli cambia l’acqua e gli dà da mangiare ogni giorno.
Ovunque andiamo mi spiega come funzionano certi apparecchi elettronici come ad esempio i sistemi di allarme, il funzionamento di una scala mobile o di un ascensore.
Da grande spero tanto di essere simile a lui.