a cura di Grigioni Maddalena – classe II/C- scuola secondaria di I grado –
Mentre Catarina de Caciotta passava per Piazza del Comune in direzione del Monte di Pietà, incrociò proprio uno dei peggiori uomini che avesse mai potuto incontrare: El Cavaleri Lovagnitto. Appena Lovagnitto la vide le disse: “Catarina neanche mi saluti? Anche tu vai al Monte di Pietà? Io porto questa tazza d’argento e tu, questa volta, che hai intenzione di portare? Vista la tua situazione, immagino uno staccio…” Lei, turbata e indignata, gli rispose: “Vedo che anche oggi sei in vena di scherzare! Comunque no, non porterò uno staccio come da te previsto, bensì questa conca che era della nonna! Penso di ricevere dei bei soldi, anche se, c’è da ammetterlo, è un po’ rotta!” Lovagnitto, sempre più presuntuoso, le rispose: “Sapevo che portavi qualcosa di rotto, ma questa conca non è rotta, è praticamente distrutta! Almeno la mia tazza, oltre ad essere d’argento, è in buone condizioni!” Dopo questa battuta Lovagnitto si mise a ridere e Catarina non contenta di come era stata trattata se ne andò, seguita da Lovagnitto, sempre dritta verso il Monte di Pietà. Arrivati davanti all’Istituto, Catarina esclamò: “Lo vedremo chi riceverà più denari!” Entrò al Monte e impegnò la conca: in cambio ebbe 6 bolognini, molto meno della somma da lei sperata. Oltre al danno, anche la beffa! Infatti subito dopo entrò Lovagnitto: impegnò la sua tazza d’argento e ne ricavò 5 fiorini, 32 bolognini e 24 denari. Quando uscì dalla porta, guardò Catarina con aria soddisfatta e ad alta voce le disse quanto aveva avuto. Catarina ancora sicura di meritarsi la vittoria gli disse: “La prossima volta impegnerò qualcosa di più prezioso, sappilo, è una promessa e vincerò io!”. Detto questo, Catarina se ne andò con un’espressione fiera e di sfida. El Cavaleri Lovagnitto era ancor più divertito perché sapeva bene che Catarina non possedeva nulla di prezioso: la loro era proprio una guerra tra poveri!